Il cambio ora con l’introduzione dell’ora solare scatterà molto presto, più precisamente nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre. Cosa bisognerà fare? Semplicemente spostare l’orologio un’ora indietro (il passaggio in senso stretto avverrà a partire dalle 3 notturne, che diventeranno le 2). Così facendo dormiremo tutti un’ora in più, anche se non mancano gli svantaggi: il pomeriggio durerà meno, si farà sera molto prima e le ore di buio, conseguentemente, aumenteranno (entrerà l’inverno in piena regola).
Il cambio ora dell’ora solare (scusate il gioco di parole, ndr.) perdurerà fino all’ultimo weekend di marzo 2017, quando tornerà sui nostri schermi l’ora legale, nella notte tra il sabato e la domenica. Il cambio ora, chiaramente, favorirà il risparmio energetico (allungando le giornate si ha la possibilità di sfruttare il più possibile la luce naturale nei mesi primaverili ed estivi, limitando così il consumo di energia dovuto all’illuminazione elettrica) anche se non mancano i cittadini che vorrebbero vederlo abolito.
Stando a quanto racconta il Codacons, circa l’80 % degli italiani si batterebbero in tal senso, preferendo che l’ora legale venisse mantenuta tutto l’anno. Capire perché è molto semplice: il cambio ora (soprattutto il passaggio dall’ora solare a quella legale) influisce sul ritmo giornaliero delle persone: il jetlag che ne scaturisce, anche se non troppo importante, dura circa sette giorni, e crea diversi svantaggi all’uomo: stress, spossatezza, mancanza di appetito, sbalzi di umore, irritabilità e problemi di concentrazione.
L’ora solare comporterà, dunque, giornate più corte, più luce al mattino, e tramonto più repentino. Voi siete d’accordo o preferireste abolire il cambio ora? L’argomento è molto controverso, potremmo aprire un buon dibattito, ovviamente sempre nel reciproco rispetto delle opinioni altrui.