I Medici in anteprima su OM, recensione primo episodio: la Storia diventa viva e pulsante

Al Palazzo Vecchio di Firenze abbiamo visto in anteprima il primo episodio de I Medici, dal 18 ottobre su Rai1: ecco la nostra recensione

I Medici in anteprima su OM, recensione primo episodio: la Storia diventa viva e pulsante

INTERAZIONI: 897

Tradizionalmente, i personaggi storici sono “freddi”. A scuola, sui libri, leggiamo le loro gesta, i loro successi e fallimenti, impariamo di matrimoni e tradimenti, ma raramente gli uomini e le donne che hanno fatto la storia vengono rappresentati nel loro lato più umano e intimo. Per fortuna ci sono serie televisive come I Medici, ideata da Frank Spotnitz per la regia di Sergio Mimica-Gezzan, che sopperiscono al più grande limite della storia tradizionale: la superficialità.

Un cast stellato, con Dustin Hoffman e Richard Madden tra gli altri, una storia da far rivivere e una grande ambizione: quella di far rivivere le serie italiane, e dimostrare che anche noi, volendo, possiamo essere in questo campo all’altezza degli americani e dei britannici. I Medici sarà in onda su Rai1 a partire da martedì 18 ottobre, ma noi di OM – OptiMagazine siamo stati all’anteprima mondiale tenutasi a Firenze il 14 ottobre, abbiamo già visto il pilot e ci siamo fatti un’idea a riguardo.

Cosimo de’ Medici è un giovane rampollo della Firenze del XV secolo: suo padre Giovanni è un banchiere, con l’ambizione di far diventare l’attività di famiglia la più potente banca d’Europa. Giovanni è già anziano, e ha bisogno che i suoi figli Cosimo e Lorenzo imparino il mestiere quanto prima per poter dirigere la banca alla sua scomparsa: se l’ultimo vi ha una predisposizione naturale, il primo ha un animo artistico, ed è combattuto tra il perseguire i suoi sogni e il sacrificarsi per il padre.

Questa è solo la prima delle due trame de I Medici: sì perché, grazie al sapiente utilizzo dei flashback, la serie viaggia su due binari paralleli. Da una parte, lo scenario appena descritto; dall’altra, vent’anni dopo, Giovanni è morto in condizioni misteriose – forse avvelenato – e Cosimo succede al padre come gonfaloniere di giustizia, non senza i malcontenti dei rappresentanti delle famiglie opposte ai Medici.

Trattandosi di storia, sulla trama c’è poco da ridire. Da sottolineare è invece la gestione magistrale di questa storia, quella della famiglia Medici, che già dai primi secondi di visione ha un “prima” e un “dopo”, una causa e un effetto, che sono destinati a proseguire di pari passo con il procedere della serie. La confusione tra flashback e presente si evita grazie alla presenza di Dustin Hoffman/Giovanni, morto nel presente, e al diverso taglio di capelli di Cosimo e Lorenzo: un espediente semplice, ma che rivela una cura maniacale del dettaglio e una volontà per lo spettatore di non perdersi nemmeno un passaggio di ciò che avviene sullo schermo.

A livello di regia e di fotografia, nulla fa pensare ai classici modus operandi della fiction all’italiana: il taglio quasi kolossal di alcune inquadrature, complice forse la location dal vivo in cui è stata girata l’intera prima stagione de I Medici, rende l’esperienza internazionale, assimilabile a produzioni dei più blasonati studi d’oltreoceano – non a caso, come emerso in conferenza stampa, la serie è già stata pre-venduta in tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda all’America Latina.

L’episodio è stato proiettato in anteprima in lingua originale sottotitolata, ed è molto apprezzabile il modo in cui alcuni termini chiave della Firenze quattrocentesca siano rimasti in italiano, a riprova dell’enorme preparazione dietro la realizzazione de I Medici: da “Curia” a “Messere“, la ricostruzione proposta da I Medici risulta particolarmente accurata, nonostante le numerose licenze poetiche che lo showrunner Frank Spotnitz ha dichiarato di essersi preso nella realizzazione dello script.

L’impressione generale data dal primo episodio de I Medici è di un prodotto interessante, non nel senso di peculiare o di “bella trovata”, ma nel senso stretto del termine: la storia, sebbene basti cercare su Wikipedia per saperne di più, è appassionante e spinge a volerne sapere di più. In che modo Giovanni e i suoi figli riescono nell’intento di diventare la famiglia più potente di Firenze, e quanto doloroso è il sacrificio che Cosimo compie per il desiderio del padre? Come fa Cosimo a gestire la sua nuova carica e le responsabilità che derivano dalla morte di suo padre, ora che è lui il capofamiglia?

C’è un motivo per cui l’esperimento de I Medici è, a parere di chi scrive, perfettamente riuscito: riallacciandomi a quanto detto in apertura dell’articolo, c’è un’umanità e una profondità nei personaggi ricreati sullo schermo da far dimenticare quasi che si tratti della solita, noiosa storia medioevo-rinascimentale che sin dalle scuole dell’obbligo ci viene inculcata nel cervello. Non è solo una questione di nomi, nelle scene non c’è solo “Cosimo de’ Medici”: c’è un uomo, con sogni, ambizioni, pensieri, paure e doveri, che alla fine si è ritrovato a cambiare per sempre il mondo di allora.

I Medici sarà trasmesso su Rai1 a partire dalla serata di martedì 18 ottobre.