Il Samsung Galaxy Note 7 ha venduto pochissimo in Italia, considerando il fatto che 2.000 unità rappresentano davvero poca roba per un top di gamma, ma allo stesso tempo in tanti avevano pensato di puntarci prima dei tanti problemi segnalati dal pubblico. Ecco perché questa mattina voglio analizzare insieme a voi alcuni motivi che potrebbero rendere meno traumatica la decisioni di ripiegare sul Samsung Galaxy S7 o in alternativa sul Samsung Galaxy S7 Edge. Certo, le differenze tra questi prodotti sono piuttosto evidenti, ma meno di quanto si possa pensare.
A tal proposito ritengo particolarmente interessante un articolo pubblicato da una fonte come SamMobile, fonte da sempre vicinissima agli affari di casa Samsung, secondo cui ci sarebbero svariati motivi per passare all’altro grande top di gamma senza troppe ansie. In primo luogo, in termini di design le differenze sono davvero minime, così come del resto è stato ampiamente detto in seguito alla presentazione del Samsung Galaxy Note 7.
C’è poi un comparto hardware per il Samsung Galaxy S7 ed il Samsung Galaxy S7 Edge decisamente degno del phablet di sesta generazione, a partire dalla fotocamera (quella posteriore da 12 megapixel con apertura focale da 1.7), senza dimenticare la dimensione della batteria praticamente identica e la dotazione del processore Exynos 8890/Snapdragon 820 per gli S7, tra l’altro con il supporto delle memorie RAM da 4GB del tipo LPDDR4.
Chiaramente nessuno oggi vuole sminuire i plus che caratterizzano da sempre la famiglia dei Note, a partire dall’esperienza che S Pen è in grado di assicurare a questi phablet. Il succo del discorso è che, rispetto agli anni precedenti, la transizione verso i modelli della serie “S” è senza ombra di dubbio meno traumatica. E non solo per l’arrivo di Always On per Samsung Galaxy S7 e Samsung Galaxy S7 Edge. Che ne pensate?