Stop ai costi di roaming da giugno 2017 con Vodafone, TIM, Wind e 3 Italia: quanto costerà chiamare dall’estero

Vero risparmio per i clienti ma strumenti per scovare i furbetti agli operatori. La situazione.

Roaming UE

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Ci siamo: lo stop al roaming in Europa previsto dal 15 giugno 2017 è stato definito in tutti i suoi particolari oggi dai commissari della UE:  c’è un bel risparmio garantito per tutti i viaggiatori, soprattutto per i più assidui per motivi di lavoro o per qualsivoglia altro impegno oltre i confini italiani.  Allo stesso modo, anche gli operatori Vodafone, TIM, Wind e 3 Italia non possono lamentarsi delle nuove linee guida di tutela dei loro servizi in arrivo in estate.

Facciamo chiarezza: già tempo fa il presidente Jean-Claude Juncker ha annunciato il progetto “Roam like at Home , principio secondo il quale un viaggiatore dovrà poter contare su tariffe identiche a quelle attive anche in Italia, anche se una chiamata viene effettuata Parigi come a Madrid. Un passo in avanti fondamentale che richiede importanti precisazioni ora fornite. In particolar modo, prima di oggi, era stato stabilito un vero e proprio limite secondo il quale il diritto allo stop dei costi di roaming era tale solo per non più di 90 giorni l’anno e ancora per non più di 30 giorni consecutivi. La decisione definitiva presa oggi è stata quella di abolire questa limitazione, davvero insensata.

Ricapitolando: se sei uno studente Erasmus per 6 mesi impegnato in Olanda o in Germania o un lavoratore  occupato anche all’estero ma entro i confini europei, non dovrai preoccuparti di cercare una tariffa più conveniente di quella che hai già magari con Vodafone, Tim, 3 Italia e Wind in Italia, ovunque ti trovi. Lo stesso piano potrà essere sfruttato dove stai vivendo in maniera non stabile, senza preoccuparti di qualsiasi limite.

Lato operatori telefonici, quali certezze? Come evitare che qualche furbetto (ex italiano ad esempio ma il discorso vale per tutti i nostri cugini), ormai residente a Berlino, continui ad usufruire del suo piano di origine e non di quello tedesco perché più conveniente e senza averne diritto?  I commissari UE hanno pensato pure a questa ipotesi e si sono mossi come segue: i vettori avranno modo di scovare queste anomalie, verificando (ritornando al caso di prima) che il neo berlinese non abbia appunto legami stabili nella nuova città (o nin caso di  una o più SIM sempre inattive e utilizzate solo per il roaming) e se necessario, potranno pure applicare dei sovrapprezzi come risarcimento (0,04 euro in più al minuto per chiamate, 0,01 euro per SMS e 0,0085 euro per MB di navigazione internet).