Quest’anno per la categoria Miglior Miniserie Tv agli Emmy Awards 2016 si sono sfidati alcuni tra i titoli più osannati dalla critica statunitense: American Crime Story: Il caso O.J. Simpson, American Crime, Fargo, The Night Manager e Roots. Tutti indubitabilmente sinonimo di qualità, ma a trionfare è stata l’acclamata serie basata sul libro The Run of His Life: The People v. O. J. Simpson.
American Crime Story è stata per molti versi la rivelazione della stagione 2015-2016 della tv americana, ne è dimostrazione il successo incredibile riscosso nelle nomination annunciate lo scorso luglio. Con le sue 22 candidature, tra categorie principali e premi tecnici, è parsa sin da subito la grande favorita, ma la sezione è stata effettivamente riempita di pezzi da novanta della serialità americana, con Fargo in grande spolvero alla sua seconda stagione e Roots che ha già ha un ineguagliabile pedigree in fatto di Emmy Awards.
Da notare che American Horror Story ha guadagnato una nomination in questa categoria ogni anno sin dal suo esordio, ma non è mai riuscita a vincere: questo è stato il primo anno in cui non ha ottenuto la candidatura.
Al suo esordio, la serie che racconta il caso O. J. Simpson e il relativo processo per uxoricidio ha vinto tutto ciò che poteva vincere. Tutto il cast è salito sul palco per festeggiare la vittoria nella sezione Miglior Miniserie Tv dell’anno: una proclamazione più che scontata, visto che precedentemente American Crime Story ha vinto premi per gli attori protagonisti e la miglior sceneggiatura, per un totale di cinque statuette.
Yes!! #SarahPaulson won at the #Emmys tonight for #AmericanCrimeStory! Congrats!!!! ?
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Sarah Paulson, alla sua prima vittoria agli Emmy, è la Miglior attrice protagonista per una Miniserie. Nel suo discorso ha ringraziato la Television Academy e non solo: “Con i miei colleghi c’è un alchimia incredibile, sono dei maghi: ho vinto grazie a voi“. E in merito al suo personaggio Marcia Clarke nella serie antologica di Ryan Murphy ha aggiunto: “Interpretare un personaggio realmente esistente è una grande responsabilità. Mi ha fatto capire quanto spesso siamo superficiali nel giudicare e mi scuso per questo“.
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Anche per la sezione Miglior Attore Protagonista per una miniserie tv a vincere è stato il protagonista di American Crime Story Courtney B. Vance, che al termine del suo discorso di accettazione ha invocato i nomi di Barack Obama e Hillary Clinton (in un’edizione decisamente politicizzata alla vigilia delle elezioni presidenziali).
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La serie ha vinto anche nella sezione Miglior attore non protagonista con la statuetta assegnata a Sterling K. Brown, che ha battuto nella stessa categoria i colleghi John Travolta e David Schwimmer. L’attore che interpreta il procuratore Christopher Darden ha tenuto un discorso tutto dedicato alla famiglia e agli amici, oltre ai ringraziamenti di rito ai creatori e ai colleghi di set.
La coppia protagonista di Scandal – Kerry Washington in avanzata dolce attesa e Tony Goldwyn – ha introdotto il premio per la miglior sceneggiatura per un episodio per una miniserie: anche in questo caso a trionfare è stata American Crime Story: The People v OJ Simpson. Il premio per la Miglior regia per una miniserie drammatica è andato invece a The Night Manager, ritirato dalla regista danese Susanne Bier che è riuscita nell’impresa di vincere battendo ben tre episodi di American Crime Story: The People v OJ Simpson in lizza per il premio.
Lo scorso anno fu Olive Kitteridge a vincere a sorpresa nella categoria Miglior Serie Tv. Quest’anno non c’è stata storia.
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