Ancora non è stato commercializzato in Italia, ma a quanto pare le polemiche attorno al Samsung Galaxy Note 7 si stanno sprecando in giro per il mondo. Alcuni giorni fa vi abbiamo riportato la notizia relativa ad una prima esplosione che sarebbe stata segnalata da un utente, visto che il nuovo top di gamma Android è già in commercio in alcuni Paesi, mentre oggi emergono ulteriori segnalazioni poco incoraggianti per il tanto atteso phablet.
A quanto pare, infatti, un secondo Samsung Galaxy Note 7 sarebbe stato vittima di un’esplosione, almeno secondo quanto emerso proprio questa mattina sulle pagine di SamMobile. Non il modo migliore di presentarsi qui in Europa, soprattutto se pensiamo che si tratta del secondo caso in pochi giorni e che il costo da affrontare per gli utenti interessati al device sarà pari a 850 euro.
Nella prima circostanza il Samsung Galaxy Note 7 era in fase di ricarica ed ancora oggi non è chiaro se l’utente stesse utilizzando accessori di terze parti o quelli ufficiali. La risposta solo in parte solleverebbe Samsung dalle responsabilità. Lo stesso dubbio al momento avvolge anche il secondo caso, ma è chiaro che arrivati a questo punto sia necessaria una presa di posizione forte ed ufficiale da parte.
La stessa fonte sottolinea che Samsung sia già entrata in possesso dello smartphone di cui tanto si sta parlando nel corso delle ultime ore e che siano stati già avviati tutti i test del caso. Insomma, la questione va monitorata con grande attenzione nel corso dei prossimi giorni, perché finalmente capiremo una volta per tutte se il Samsung Galaxy Note 7 sia vittima di un difetto di fabbricazione, oppure se si tratta realmente di casi isolati. Per quanto questi possano destare non pochi sospetti.