Situazione aggiornamento Asus ZenFone 2 a Marshmallow: quasi utopia Android 7.0 Nougat?

Marshmallow ancora in sviluppo evidentemente. Nougat garantito ad ex top di gamma Samsung e HTC, cosa farà Asus?

Asus Zenfone 2

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Quale la situazione per l’aggiornamento di Asus Zenfoen 2 ad Android Marshmallow? Parlo della versione  ZE551ML, di certo la più venduta che oramai da mesi attende il roll-out definitivo tra annunci ufficiali e appuntamenti disattesi. Via ZenTalk e a più riprese, in risposta a molti utenti in chat assistenza, il produttore ha promesso l’adeguamento software a giugno, poi a luglio, anche entro il Ferragosto ma ad oggi 27 agosto nulla si è mosso.

Ad onor del vero, nuovi riscontri presenti sul nostro gruppo Fecebook Asus Zenfone 2, segnalano la possibilità di un rilascio entro il mese corrente ma le speranze di una distribuzione imminente sono davvero poche e non mi sento di dar peso anche a quest’ulteriore tempistica.

La cosa che lascia abbastanza interdetti i possessori del device resta la mancanza di comunicazioni ufficiali in merito alla questione aggiornamento da parte del produttore. Voglio precisare che Asus Italia, anche su Twitter, offre riscontri ai suoi utenti, seppur sottolineando la mancanza di notizie relative all’update. Se la passano peggio, al contrario, i possessori di Asus ZenFone 2 francesi, indiani, americani che nonostante le domande insistenti, non stanno ricevendo alcuna risposta concreta dalle rispettive divisioni social nazionali (come è evidente, con una semplice ma approfondita ricerca social).

Vista l’estrema confusione intorno all’aggiornamento Marshmallow, ha senso già parlare di Android 7.0 Nougat questa settimana in distribuzione sui dispositivi Nexus? Considerata la situazione attuale, pur se ci sarà mai un update, questo non dovrebbe far capolino a breve, anzi, solo nel 2017 potremmo magari iniziare a parlarne. Per la cronaca, Samsung  e HTC hanno già confermato l’ulteriore adeguamento per gli ex top di gamma Galaxy S6 (anche S6 Edge e S6 Edge Plus) e Htc One M10. Speriamo solo che si prenda esempio da una tale politica di adeguamenti che di certo è  un punto a favore per la fidelizzazione al brand.