Friend Request La morte ha il tuo profilo – social horror e luddismo 2.0

C’è un filone ormai collaudato che rilegge e re inventa i social in chiave horror: niente di nuovo, più che altro una divagazione sul tema come tanti altri. Ma volendone trovare una morale potremmo rileggere Friend Request La morte ha il tuo profilo, come l’ennesimo warning riguardo un uso corretto di certi strumenti, comunque utili e rivoluzionari. In fondo, la “non vita” di certi abusi inganna proprio come il fascino di certe amicizie virtuali


INTERAZIONI: 7

Sicuramente non servirà questo film a far allentare la presa a quelli che di social vivono: anzi, va a vedere che finisce col sortire l’effetto contrario. Vabbè, magari però riuscirà a lanciare qualche spunto di riflessione più o meno seria su certe dipendenze che ormai hanno invaso le nostre vite. Soprannaturale a parte, ovviamente. Il film in questione è questo Friend Request – La morte ha il tuo profilo, del regista Simon Verhoeven.

La trama è incentrata su Laura, classica tipa da social, seguitissima sul suo profilo dai suoi 800 amici. La vita di Laura comincia a cambiare però dopo aver ricevuto e accettato la richiesta di amicizia di una certa Marina: da quel momento in poi si susseguono una serie di morti misteriose, all’insegna del soprannaturale, fra gli stessi amici facenti parte del profilo di Laura. Scatta una corsa contro il tempo per risolvere l’enigma e, soprattutto, scatta la paura, diffusa e incontrollabile. Detta così questa è una storia che sicuramente non risulta nuova: la stessa pellicola è il remake di Unfriended pellicola del 2014 che riscosse un discreto successo di critica e di botteghino. È però piacevole, anche se qualche critica riguardo un esagerato allarmismo non manca, notare come sempre più spesso le tematiche dei social sposano positivamente certi filoni cinematografici, horror compreso. Non meraviglia. Non stupisce, perché l’argomento ben si presta al genere in questione.

D’altronde il dibattito sui social e sul cambiamento che hanno portato nelle nostre vite è già vivo da tempo, anche se effettivamente si ha l’impressione che l’effettiva portata di certi meccanismi non sia stato percepito ancora del tutto. Cosa ricavarne da due righe di sintesi a riguardo? Che la stessa struttura del nostro socializzare sia ormai intimamente e indissolubilmente legata all’uso dei social e più in generale della rete è un dato di fatto, ma è davvero tutto ciò sinonimo di una certa “decadenza”? Non è il caso di demonizzare Facebook & C.; sono solo strumenti e, in quanto tali, bisogna saperli gestire e cercare di non esserne succubi. Anche l’uso non appropriato di una forchetta potrebbe risultare letale. Per poi magari farci anche un film. Insomma gestire un equilibrato uso e non un abuso dei social, è il messaggio che si sta cercando di far passare da un po’ di tempo e forse questa pellicola (e altre di questo genere) potremmo leggerle anche in questa chiave: una sorta di metafora mediatica. Non vorrete mica destare chissà quali forze oscure che vengono ad uccidere voi e tutta la vostra bella compagnia virtuale?! Evitarlo con un sano e costante affacciarsi alla semplice realtà quotidiana, con annessi e connessi; questo forse è l’unico e più sano antidoto.

Friend Request – La morte ha il tuo profilo annovera nel suo nutrito cast Alycia Debnam-Carey, William Moseley, Connor Paolo, Brit Morgan, Sean Marquette, Brooke Markham e Liesl Ahlers. Il film esordirà nei cinema italiani il prossimo 9 giugno. Trailer e poster a seguire.

Trailer: