Per alcuni è troppo parlare di crisi iPhone 6S, ma è innegabile i risultati finanziari di Apple in queste ore stiano facendo discutere parecchio, soprattutto coloro che sono eternamente impegnati nella battaglia tra la mela morsicata ed il sistema operativo Android. Almeno stando a quanto trapelato in giornata nelle principali community di settore.
Andiamo subito al punto e analizziamo come sono andate le cose per il produttore americano durante il Q2 fiscale, che vi ricordo coincidere con il primo trimestre solare. Gli iPhone venduti sono passati da 61 milioni nello stesso periodo dello scorso anno a 51 milioni del 2016. Questo vuol dire che il calo registrato da Apple è pari al 18% e che sul banco degli imputati ci vada in primo luogo l’iPhone 6S, evidentemente al dì sotto delle aspettative per quanto concerne la questione delle vendite.
Come sempre avviene in questi casi, il produttore ha minimizzato la questione, ritenendosi al contrario molto soddisfatto del risultato ottenuto, nonostante in casa Apple non si registrava un calo da dodici anni a questa parte:
“Il nostro team ha reagito molto bene di fronte alle forti turbolenze macroeconomiche. Siamo molto soddisfatti della costante crescita dei ricavi provenienti dai nostri servizi, grazie soprattutto alla forza dell’ecosistema Apple e al miliardo di dispositivi attivi in tutto il mondo”.
A rendere la situazione di difficile comprensione, poi, c’è il fatto che gli iPhone venduti durante il trimestre precedente siano stati ben 75 milioni. Al dì là del fatto che il periodo in questione coinvolga anche le festività natalizie, il calo registrato da Apple, ed in primis dal suo iPhone 6S, non può lasciare indifferenti i vertici di Apple. Al netto delle dichiarazioni di facciata di Tim Cook. Le cose andranno diversamente il prossimo anno con l’iPhone 7?