Recensione Xiaomi Redmi 3: batteria super per la fascia media e non solo

Probabilmente sottovalutato uno degli smartphone Android mid-range più interessanti attualmente in circolazione. Scopriamo perché

Xiaomi Redmi 3

INTERAZIONI: 7

Si temeva di non vederlo mai in Italia, rendendo per certi versi fine a sé stessa questa recensione, ma lo Xiaomi Redmi 3 ha superato di recente l’ostacolo apparendo in alcuni e-commerce. Un’ottima proposta sulla carta, visto il prezzo contenuto, la scheda tecnica più che rispettabile per un device di fascia media ed il fatto che alcuni rivenditori assicurino anche l’assistenza in Italia in caso di problematiche varie. Insomma, scongiurate le previsioni post presentazione, che parlavano di uno smartphone limitato al mercato cinese.

Leggendo preventivamente il comparto hardware, ammetto di aver avuto una predisposizione positiva nei confronti del nuovo Xiaomi Redmi 3, ma non è affatto scontato che un device di questo tipo, dopo un paio di settimane di utilizzo costante, possa confermare in tutto e per tutto le aspettative. E a questo punto, anticipandovi il verdetto finale, posso dirvi già che il dispositivo non ha deluso.

Partiamo dalla scheda tecnica e riepiloghiamola come segue:

Insomma, per un device di fascia media oserei sparare subito un “niente male!”.

DESIGN – 7,5

Chi vi scrive ama le forme squadrate e appena toccato con mano lo Xiaomi Redmi 3 ho come avuto un flash back. Idealmente mi ha riportato al 2011 ed al lancio del Samsung Galaxy S2, che ancora oggi ritengo essere il più “bello” della famiglia coreana. Opinione discutibile, ci mancherebbe, ma posso assicurarvi che il Redmi 3 ha un impatto in grado di trasmettere eleganza ed allo stesso tempo praticità.

Forse avrei dato meno spazio ai bordi superiori e inferiori, dove a mio parere un bel po’ di millimetri si sprecano, così come avrei reso leggermente più visibili i tasti inferiori. Un consiglio ai designer? Collocare da qualche parte il logo sul pannello frontale per incrementare il senso di appartenenza al brand. Restando nel campo delle sensazioni iniziali, non nego di aver individuato delle analogie con un altro medio di gamma apprezzato, vale a dire il cosiddetto Huawei P8 Lite.

Senza quei rombi posizionati sulla cover posteriore, probabilmente il mio voto sarebbe salito ad 8. Diciamo che seguendo una determinata filosofia volta proprio al concetto di eleganza, quelle forme geometriche non è che ci stiano benissimo. Ben venga l’utilizzo di materiali metallici, che, pur rendendo generoso il peso (144 grammi), allo stesso tempo danno ben altro spessore allo Xiaomi Redmi 3. Nulla da ridire su larghezza (69,4 mm) e spessore (8,5 mm), perfettamente nella media.

DISPLAY – Voto 6

Lo schermo dello Xiaomi Redmi 3, come si suol dire nelle pagelle dedicate ai calciatori, si limita a fare il compitino. Insomma, senza infamia e senza lode, visto che i suoi 5 pollici sono accompagnati da una risoluzione assolutamente nella norma (1280×720). A convincermi poco è anche la luminosità piuttosto bassa, visto che spingendola al massimo mi pare di avere lo stesso effetto di un Huawei P8 Lite portato a poco più del 50%.

A rendere migliore la situazione ci pensa quella che a mio modo di vedere è un’ottima definizione dei colori, che consente di divere una discreta esperienza di utilizzo quando si prova ad utilizzare lo smartphone con un gioco particolarmente “impegnativo” sotto questo punto di vista.

PROCESSORE – Voto 9

La premessa è necessaria. Il processore dello Xiaomi Redmi 3 è palesemente non in grado di giocarsela con i top di gamma che in questo momento possiamo osservare nel panorama degli smartphone Android, soprattutto considerando gli standard hardware dei primi modelli presentati in questo 2016, ma il mio voto è rapportato al prezzo attualmente fissato in Rete per questo device.

Si tratta di un Qualcomm Snapdragon 616 MSM8939v2, con cui potremo toccare con mano un octa core da 1.4 GHz (suddiviso in Quad-core 1.5 GHz Cortex-A53 + Quad-core 1.2 GHz Cortex-A53), che anche su AnTuTu si difende in modo più che onorevole. Naturalmente con i giochi più pesanti qualche punto lo si perde in termini di fluidità, inducendomi a pensare che un maggiore quantitativo di memoria RAM sarebbe stata una scelta decisamente consigliabile, ma tutto sommato credo che i possessori di uno Xiaomi Redmi 3 non si possano lamentare.

Tornando ad AnTuTu, direi che le due immagini che vi riporto di seguito confermano in tutto e per tutto quelle che erano state le mie sensazioni dopo una decina di giorni di utilizzo costante dello smartphone.

MEMORIA – Voto 6,5

Parto subito dalla memoria RAM. Lo smartphone è piuttosto fluido e per la fascia di mercato in cui concorre credo che le prestazioni siano più che sufficienti. A mio modo di vedere, l’ideale sarebbe stato dotarlo di 3 GB di memoria RAM (di certo non un’esagerazione per un device di classe media arrivato sul mercato ad inizio 2016), in modo tale da renderlo ancora più attraente sotto questo punto di vista. Magari con effetti percepibili anche durante la riproduzione dei giochi.

Nulla da ridire sulla memoria interna. Lo Xiaomi Redmi 3 può contare su 16 GB espandibili e, visto quanto avvenuto nel 2015 con gli smartphone Android, la possibilità di aumentare la dotazione iniziale credo sia già di suo un vantaggio. I possessori di un Samsung Galaxy S6 ve lo potranno confermare.

AUDIO – 7

Ho stressato per poco più di due settimane lo Xiaomi Redmi 3 sia durante le chiamate, effettuate in vivavoce e nella modalità classica, sia attraverso alcuni giochi. Il volume è assolutamente nella norma in base al valore impostato, mentre ancora più convincente la qualità dei suoni emessi. Insomma, Xiaomi assolutamente inappuntabile in questo senso.

CONNETTIVITÀ’ E RICEZIONE – 6,5

Indubbiamente la mancanza della banda LTE da 800 MHz, come sottolineato su più fronti nelle varie community di settore, è una pecca per questo device. Allo stesso tempo però, non posso certo parlarvi (ad esempio) di tenuta della connessione WiFi non stabile. Anche dopo aver effettuato un aggiornamento software. Gli standard qualitativi offerti dallo Xiaomi Redmi 3, anche per quanto riguarda la qualità della connettività in 3G, sono assolutamente nella norma rispetto ai principali competitors di questo segmento di mercato.

FOTOCAMERA – Voto 7,5

La fotocamera dello Xiaomi Redmi 3 gioca sicuramente a favore del produttore nella battaglia tra i migliori device di fascia media. I 13 megapixel di quella posteriore, accompagnati da un’apertura focale da 2.0 hanno dato vita ad un prodotto finale che tutto sommato mi ha convinto. Come sempre avviene in questi casi, naturalmente, ho provato la fotocamera sia in condizioni di luce elevata, sia con bassa lumonosità.

Qualche pecca emerge soprattutto in quest’ultimo caso: mi è bastato effettuare uno zoom minimo per notare un gap non di poco conto rispetto a quanto avevo in precedenza riscontrato con i vari Huawei P8 Lite ed Asus ZenFone 2. Nulla da dire invece in condizioni normali, dove la messa a fuoco degli oggetti consente di scattare foto assolutamente dignitose, sia che vi troviate in ambienti aperti, sia a contatto con la natura. Insomma, nel complesso credo che gli utenti si possano dire più che soddisfatti, anche per quanto riguarda la fotocamera anteriore. Voglio sottolineare, in ogni caso, la velocità elevata con la quale lo Xiaomi Redmi 3 riesce a mettere a fuoco gli oggetti. Forse addirittura superiore a quella dello stesso Asus ZenFone 2 Laser.

AUTONOMIA – Voto 9

Siete intenzionati ad acquistare uno smartphone di fascia media, con un costo contenuto e dagli elevati standard in termini di autonomia? Allora vi dico subito che lo Xiaomi Redmi 3 è decisamente quello che fa per voi. In questi anni parlando di batterie ho sempre invitato tutti voi a non focalizzarvi troppi sul valore che trovate affianco alla voce “mAh”, considerando che la durata di un ciclo di ricarica è strettamente connessa alle varie ottimizzazioni concepite per un determinato smartphone, ma nel caso del device in questione devo per forza di cose ricredermi.

Sostanzialmente i 4100 mAh si sentono tutti e arrivare a sera trovandomi appena al dì sotto del 40% di carica residua è indubbiamente un punto di forza per lo Xiaomi Redmi 3. Utilizzo dello smartphone? Costantemente attiva la connessione dati, un’ora totale a giocare per riportarvi le mie sensazioni sul gaming, oltre ad un paio d’ore totali spese tra Whatsapp, Telegram e Facebook. Insomma, uso intenso anche se non intensissimo, ma quanto basta per mettere uno smartphone “normale” sotto carica entro l’ora di cena. Insomma, sul versante autonomia non posso far altro che promuovere a pieni voti il device, sperando che i futuri aggiornamenti software non mettano in discussione i suoi standard.

SOFTWARE – Voto 7,5

In attesa di capire quali saranno i prossimi aggiornamenti Android per lo Xiaomi Redmi 3, al momento non posso fare altro che limitare il mio discorso all’interfaccia MIUI. Ebbene sì, lo ammetto, le contingenze fino ad oggi non mi avevano consentito di provarla e forse per questo il lavoro portato avanti dagli sviluppatori mi ha sorpreso non poco. La fluidità e la stabilità del sistema sono valori aggiunti indiscutibili e, al contrario di quanto si possa pensare, la suddetta interfaccia credo possa ostentare anche una discreta facilità di utilizzo.

Se invece devo focalizzarmi su alcuni comandi personalizzati, quello maggiormente interessante è “One Handed Mode”, grazie al quale potremo simulare una riduzione dello schermo pari a 3,5 pollici. Insomma, nulla di strabiliante, ma sul fronte software ritengo che lo Xiaomi Redmi 3 si difenda onestamente rispetto agli device di fascia media.

PREZZO

Ok, quanto riportato attraverso questa recensione non fa certo emergere un top di gamma, soprattutto considerando le specifiche hardware di altri modelli che sono stati presentati nel corso delle ultime settimane. Premesso questo, credo sia opportuno e necessario portare alla vostra attenzione che lo Xiaomi Redmi 3 è di recente apparso in alcune offerte online a meno di 140 euro, dando vita ad un rapporto tra qualità e prezzo con pochi eguali. Soprattutto in riferimento a chi ricerca un dispositivo di fascia media.

Se pensiamo che un Huawei P8 Lite, oppure la versione da 5,5 pollici dell’Asus ZenFone 2 Laser solo di recente sono scesi al dì sotto dei 200 euro, è facile capire che acquistare uno Xiaomi Redmi 3 possa essere una soluzione decisamente conveniente nel caso in cui non siate così presi da valori hardware di ultima generazione. Occhio dunque alle offerte, soprattutto quello che emergono con cadenza quasi settimanale sul web.

Attenzione: esiste un codice sconto “OPTIREDMi” di 5 euro da questa pagina. Ha un valore di 5 euro ed è valido sino al 31 agosto su tutti gli ordini che comprendono un Xiaomi Redmi 3.

CONCLUSIONI

L’interfaccia potrebbe apparire un pochino ostica agli utenti meno esperti, ma sono sicuro che gli ottimi riscontri ottenuti con la batteria, oltre naturalmente al fatto che ad un prezzo modico è possibile portarsi a casa un medio di gamma rispettabilissimo, siano da soli degli elementi in grado di persuadere una buona percentuale di indecisi. Se a questo aggiungiamo gli ottimi materiali utilizzati ed un aspetto assolutamente gradevole, non posso non consigliarvi quantomeno di prenderlo in considerazione.

PRO:

Prezzo

Batteria

Dual SIM

Contro:

Memoria RAM non all’altezza

Display