La corsa più pazza d’America – la Warner Bros. programma un Rilancio. Andremo a vedere?

Sarà intitolato semplicemente Cannonball questa operazione che la Major definisce non come remake. Resta da vedere se il nuovo cast de La corsa più pazza d'America sarà all’altezza dei nomi che furono impegnati nelle pellicole originali degli anni 80. In termini di personaggi folli si potrebbe prendere spunto dalla realtà: ormai, spesso, supera di gran lunga la finzione cinematografica.


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Forse la cosa più strana di questa vicenda è che la produzione della Warner Bros., non appena acquisiti i diritti per mettere mano a questo cult, si è affrettata a dichiarare che l’operazione non sarà un remake, né un reboot, ma semplicemente un rilancio. Francamente pare essere una dichiarazione alquanto folle: se non altro perfettamente in linea con il titolo del lungometraggio La corsa più pazza d’America. Alchimie grammaticali alquanto ridicole: fatta salva l’eleganza di una terminologia, piuttosto che di un’altra, la sostanza non cambia assolutamente.

Insomma La corsa più pazza d’America si dipingerà di nuove vesti, nuove ambientazioni e nuovi protagonisti (ho appena trovato un’altra formula per descrivere l’operazione…) e prenderà quindi nuova vita da qui a qualche anno.

La Major ha confermato Etan Cohen alla direzione della pellicola (attenzione non è uno dei fratelli Coen, bensì l’Etan Cohen sceneggiatore di pellicole quali Tropic Thunder, Madagascar 2 e Men in Black 3) e Andre Morgan e Alan Gasmer alla produzione. Comincia a questo punto il fermento per sapere da chi sarà composto l’intero cast e se sarà più o meno all’altezza del franchise originale. Non va dimenticato infatti che la pellicola del 1981 e gli ulteriori successi degli anni a seguire, videro avvicendarsi un gruppo di star di alto livello per quel periodo: stiamo parlando di gente del calibro di Burt Reynolds, Burt Reynolds, Roger Moore, Dean Martin, Sammy Davis Jr, Dom DeLuise. Per quanto riguarda il titolo di questo “rilancio”, sarà semplicemente Cannonball; nulla di più del nome della fatidica e reale folle corsa, alla quale si ispirarono i celebri lungometraggi. La manifestazione era intitolata per intero Cannonball Baker Sea-To-Shining-Sea Memorial Trophy Dash. Era una corsa che andava da una costa all’altra ideata da Steve Smith, direttore editoriale di Car and Driver, famosa rivista di auto degli anni 70.

Il celebre franchise calcava in parte, ovviamente esagerando non poco, lo spirito temerario e spensierato della reale corsa. Lo scopo di non farsi beccare dalle forze dell’ordine divenne per esempio notevole spunto di sceneggiatura. Da qui l’idea di ricreare improbabili auto vetture ed equipaggi surreali: c’era la finta ambulanza con altrettanto finto paziente e medico alcolizzato a bordo, c’erano macchine con accessori stile 007, piloti travestiti da preti e pin up alla guida di bolidi con tanto di fisici mozzafiato utili a “distrarre” i poliziotti. Era nutrito anche il parco macchine che vedeva sfilare Lamborghini Countach, Rolls Royce, Ferrari 308 GTS, Aston Martin DB5 e quant’altro.

Sono sicuramente curioso di vedere in questo rilancio quali soluzioni saranno adottate nel nuovo script. Per la follia dei piloti, i personaggi ai quali ispirarsi, non mancano sicuramente. Abbondano. Basti pensare a improbabili candidati alla presidenza USA per esempio, con tanto di topi muschiati mimetizzati da parrucchini. E non sto parlando dei Muppets show. Quelli sono più seri.