Botti liberi, ma legali e prudenti a Capodanno. No al divieto di botti che mette in primo piano le esigenze dei cani rispetto a quelle di chi vuole divertirsi per qualche minuto e della filiera pirotecnica. Nella vita comunitaria è indispensabile il rispetto reciproco.
Rivendico il diritto di poter fare un poco di casino, con i botti, per dire addio al vecchio e salutare il nuovo anno. Niente esagerazioni: botti legali e per pochi minuti. Giusto per rompere il silenzio e vedere qualche luce in cielo.
Non me ne vogliano i proprietari di cani. Ma non vedo perché si debbano proibire i botti di Capodanno per non turbare gli animali mettendo a rischio anche tanti posti di lavoro. Massimo rispetto per ogni essere vivente. Ma se io debbo comprendere e tollerare le manifestazioni canine, o meglio dei loro padroni inadeguati, non vedo perché il cane non debba fare altrettanto con il mio desiderio di far esplodere i botti. Non ci sto ad esser trattato come un criminale nemico del mondo per aver fatto esplodere i botti.
Sono a passeggio pensando ai casi miei ed un cane mi abbaia furiosamente contro senza che io lo abbia degnato di uno sguardo; è il suo modo di salutare, mi spiega il padrone, constatando il mio trasalimento. Bene il cane che saluta con tanta esuberanza potrà ben sopportare di ascoltare i miei botti. Ed altrettanto potrà ben sorbirsi il rumore dei miei botti un cane che abita nel palazzo di fronte al mio ed ogni mattina saluta poco dopo lo spuntare del sole il nuovo giorno svegliando tutto il rione. Per una volta sarò io a tenerlo sveglio.
Ovviamente ogni divertimento deve esser condotto senza compromettere la propria ed altrui sicurezza. No ai botti illegali ed abusivi. Si ai botti legali ed acquistati in negozi dotati delle relative licenze. Da sparare con moderazione e per pochi minuti senza far esplodere polveriere. Un quarto d’ora di botti basta ed avanza. Poi si riprenderà a festeggiare con brindisi, giochi e balli. Sono convinto che l’intelligenza dei cani sia superiore a quella di tanti padroni che finiscono per far diventare antipatici i loro ed i nostri amici a quattro zampe pretendendo di umanizzarne le fobie.