Ulteriori notizie sul pagamento canone RAI 2016, le prime esenzioni

Una questione che urge chiarezza immediata da parte di chi di dovere


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Il canone RAI 2016 sta diventa sempre più argomento controverso. Il premier Renzi non ha dubbi: il pagamento dovrà avvenire in due fasi, la prima classica, a gennaio, attraverso un bollettino standard (50 euro), e l’altra a giugno, direttamente in bolletta elettrica (50 euro), per un totale esatto di 100 euro (contro i 113,50 euro versati per l’anno in corso).

L’obiettivo? Pagare tutti per pagare meno, combattendo così l’evasione, una piaga che continua a dilagare, specie in relazione alla tassa televisiva.

Entro 45 giorni dovrebbero essere discussi tutti i dettagli sulla riscossione attraverso un decreto del Ministero dello Sviluppo.

In ogni caso, il canone RAI dovrebbe essere pagato a rate, e scatterebbe solo nell’ambito della prima casa. Qualora la normativa venisse approvata, non sarebbero tenuti a pagare non solo coloro in possesso di un mezzo televisivo, ma anche di smartphone, tablet e PC, in una parola tutti gli apparecchi in grado di ricevere il segnale RAI.

Dovrà essere l’individuo a richiedere l’esenzione dal pagamento del canone RAI 2016, dichiarando all’Equitalia di non possedere nessuno dei dispositivi sopra citati.

Dal 2017, se le cose dovessero andare come si prevede, l’importo da versare scenderà a 95 euro, con riscossione in sei rate annuali.

Un discorso ancora in via di definizione, che troverà compimento entro i limiti stabiliti per il pagamento del canone RAI 2016. I cittadini attendono, nell’attesa di capire quale destino verrà loro riservato. Alcuni d’accordo, altri meno: voi da che parte sentite di schierarvi? Parliamone insieme.