Un inizio a tinte rosa quella del 33esimo Torino Film Festival, con un film di apertura molto particolare. Sarà Suffragette, film diretto dalla regista britannica Sarah Gavron, a dare il via alla kermesse che dal 20 al 28 novembre porterà il mondo del grande schermo nel capoluogo piemontese. Un film, Suffragette, che parla delle lotte compiute dalle donne londinesi per l’emancipazione, per migliorare le loro condizioni di vita e lavorative e contro le persecuzioni delle quali erano oggetto agli inizi del Novecento: in questo articolo di qualche tempo fa vi avevamo già anticipato il cast.
La pellicola gira intorno alla storia di tre donne e alle loro condizioni di vita: la lavandaia e madre di famiglia Maud (Carey Mulligan),la farmacista che fabbricava bombe in casa Edith (Helena Bonham Carter) e la proletaria Violet (Anne Marie Duff). Mentre l’attesa Meryl Streep interpreterà Emmeline Pankhurst, l’attivista britannica che nel 1903 fondò l’Unione sociale e politica delle donne (Women’s Social and Political Union). Sarà grazie a lei che avverrà una spinta fondamentale per il diritto delle donne al voto politico, concesso fino ad allora solo agli uomini.
Insomma, un film importante che tratta argomenti troppo spesso dimenticati, come se fossero avvenimenti lontani anni luce. Invece è storia recente quella di una condizione di sottomissione del sesso femminile nella nostra società, e il fatto che oggi ci si indigni al solo pensiero di una sudditanza femminile è sicuramente una delle vittorie che le tante battaglie affrontate nel passato hanno conquistato. E quella raccontata in questo film è una di quelle.
La stessa regista Sarah Gavron, infatti, in un’intervista ha dichiarato come in pochi si ricordino quello che succedeva in quegli anni alle donne, e quello che le Suffragette facevano per vincere la loro battaglia. Non avevano davvero paura di niente, perché l’ideale per il quale si battevano era più forte di tutto. Da far venire la pelle d’oca. Dopo l’apertura al Torino Film Festival, il film uscirà nelle sale statunitensi il 23 ottobre mentre in quelle del Regno Unito il 30. Speriamo ci faccia emozionare come la storia di queste donne merita.