Il Samsung Galaxy S7 e l’LG G5 potrebbero avere una caratteristica killer in comune. Non parliamo di SoC, fotocamera, display o di chissà quale altra componente hardware, bensì di uno speciale sistema di riconoscimento, che va ben oltre le ‘semplici’ impronte digitali. I due prossimi top di gamma coreani dovrebbero entrambi integrare un sensore per la scansione del bulbo oculare, metodo di sicurezza che più infallibile non si può.
Dopo averne parlato a più riprese, soprattutto nell’ambito della Samsung (che avrebbe dovuto integrare la tecnologia già a partire dal Galaxy S5), i tempi sembrano ormai essere maturati abbastanza per questo passaggio successivo.
Stando ad alcune indiscrezioni provenienti da fonti coreane, sarà il 2016 l’anno dello scanner dell’iride, viste anche le compartecipazioni al progetto della SRI International (Stanford Research Institute), in presunto accordo con la Samsung, e della Irience, in partnership con LG Electronics (quest’ultima sarebbe già lavoro agli algoritmi necessari per rendere più accurato il riconoscimento del modulo hardware messo a punto dall’Irience).
Siamo proprio curiosi di capire come lavorerà la tecnologia a bordo di Samsung Galaxy S7 e LG G5 (ammesso e non concesso venga effettivamente implementata). In realtà, abbiamo avuto occasione di vedere in azione lo scanner dell’iride sul Grand S3 di ZTE e sul Fujitsu Arrows NX F-04G nel corso del MWC 2015 di Barcellona, ma speriamo vivamente Samsung e LG andranno oltre, verso un’elaborazione diversa e più immediata.
Sarebbe questo un gran bel colpo, specie per quanto riguarda il Samsung Galaxy S7 che sfrutterebbe a pieno la tecnologia nell’ambito del Samsung Pay, il sistema di pagamento proprietario.