Maria Callas – primo poster per la “Divina” Noomi Rapace

Altro tentativo di ricostruire vita e tormenti della cantante lirica scomparsa nel 1977. Al centro della sceneggiatura, tratta da una biografia curata da Alfonso Signorini, il periodo cruciale della sua storia d’amore con Onassis. Non sarà facile per l’attrice svedese Noomi Rapace far rivivere gioie e inquietudini di un’anima complessa e soprattutto molto fragile


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È notorio e risaputo che Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulou, in arte Maria Callas, fu una donna con un carattere forse non molto idoneo a resistere alla luce dei riflettori: era una persona alquanto fragile. È quanto d’altronde riassunto anche nello stesso titolo della biografia dalla quale sarà tratta questa pellicola: “Troppo fiera, troppo fragile” scritta da Alfonso Signorini. La Divina. Così era soprannominata la Callas. Ma, per una sorta di strano sberleffo del destino, così come ha sapientemente sintetizzato anche il produttore Guido De Angelis, la Callas a dispetto di questo appellativo cercò di vivere una vita normale. Non ci riuscì. Quasi alla stregua di una divinità greca. Proprio come un mito insomma.

Non è la prima volta che la vita di Maria Callas sarà portata al cinema: i precedenti tentativi, a detta di molti, non è che siano riusciti molto bene. Questa volta ci riprova Noomi Rapace (recentemente a fianco di Tom Hardy in Child 44) a far rivivere le gesta di questa strepitosa cantante lirica dalla vita alquanto tormentata, nonostante fama e successo (ne avevamo già accennato qui). La regia sarà affidata a Niki Caro che scriverà anche la sceneggiatura, ispirata alla biografia summenzionata. Il film si concentrerà ovviamente soprattutto sul periodo inerente il rapporto intenso e burrascoso della Callas con l’armatore miliardario greco Aristotele Onassis. Fu fu senza dubbio questo, secondo gli osservatori più attenti e i biografi della cantante, il motivo principale del declino personale ed artistico e della conseguente morte, sopravvenuta il 16 settembre 1977 all’età di soli 54 anni.

Insomma questo biopic detiene sicuramente potenzialità non indifferenti per risultare quanto meno accattivante: la motivazione principale risiede proprio nel travaglio romantico eppure terribilmente veritiero della personalità che si vuole descrivere. Complessa sicuramente e non facile da rendere per un’attrice. Forse anche per quei tratti caratteriali rimasti comunque insondati: fra il misterioso e il riservato. Non sarà facile per Noomi Rapace.
A produrre questo lungometraggio ci penseranno il De Angelis Group, e la Belladonna Productions, insieme a Ben Latham-Jones di Ealing Studios e Londinium Films. A seguire c’è un primo poster ufficiale. Eloquente.