Samsung Galaxy Note 4 alla prova batteria: quali sono i trend post aggiornamento?

Analizziamo da vicino l'andamento del phablet Android in seguito all'arrivo sulla scena di Lollipop

Samsung Galaxy Note 4

INTERAZIONI: 7

Uno degli aspetti più delicati per uno smartphone in seguito all’installazione di un importante aggiornamento software è dato senza ombra di dubbio dalla durata della batteria. L’aspetto diventa ulteriormente significativo se l’analisi si concentra su un modello come il Samsung Galaxy Note 4, in virtù del fatto che i phablet concepiti dal produttore coreano si sono sempre distinti sotto questo punto di vista.

Sono tanti i commenti che ci sono arrivati sotto questo punto di vista e, disponendo in redazione di due pezzi (entrambi no brand, è opportuno premetterlo), questa mattina ho deciso di analizzare la situazione a 360 gradi andando a visualizzare tutte le impressioni che avete voluto condividere con noi.

La sensazione è che, come sempre avviene in questi casi, l’autonomia del Samsung Galaxy Note 4 cominci a dare qualche soddisfazione solo dopo qualche giorno, passati i soliti cinque cicli di ricarica che servono per stabilizzare la durata della batteria di un top di gamma. Ebbene, ad oggi la sentenza mi porterebbe ad affermare che i livelli sono effettivamente costanti rispetto a quanto era possibile riscontrare con Android Kit Kat fino a pochi giorni fa.

Questo almeno è quello che traspare con i due dispositivi che abbiamo testato in questi giorni in Redazione, puntando come sempre su un utilizzo “umano” dello smartphone, ovvero nella norma, ma soprattutto in linea con le abitudini antecedenti all’installazione di Android Lollipop.

Ovviamente continuerò a monitorare la questione nei prossimi giorni, sperando di poter condividere con voi sensazioni positivi sulla durata della batteria del Samsung Galaxy Note 4, ma come sempre invito tutti a condividere la propria esperienza di utilizzo del phablet lanciato sul mercato dall’azienda coreana lo scorso mese di settembre.