Samsung Galaxy Note 4 è indubbiamente uno degli smartphone Android più avanzati e completi disponibili sul mercato, grazie alla ricca dotazione software. Dispone di un grande display da 5.7 pollici e di una risoluzione da 2560×1440 pixel che è fra le più elevate attualmente in circolazione. Indubbiamente, la killer-feature di Galaxy Note 4 è la S Pen: il nuovo pannello con digitalizzatore Wacom migliora ancora l’esperienza di scrittura con il pennino.
Introdotta da Samsung nel settembre 2011, la line-up Galaxy Note ha segnato l’introduzione nel mercato del segmeto phablet. Con il suo display 5.3 pollici, il primo Galaxy Note è un dispositivo che risultao “gigante” rispetto ai telefoni di punta del 2011, la maggior parte dei quali offriva schermi di circa 4 pollici. Eppure la serie Galaxy Note è stata – meglio: lo è ancora – un successo, con decine di milioni di unità vendute in tutto il mondo.
Successivamente a Galaxy Note, Samsung ha rilasciato altri 5 smartphone appartenenti a questa line-up: Galaxy Note 2, Galaxy Note 3, Galaxy Note 3 Neo, Galaxy Note 4 e Galaxy Note Edge. Come spesso accade, quando un determinato prodotto diventa popolare, altri produttori cercano di emularne le caratteristiche tecniche. Occorre una precisazione: non stiamo parlando di cloni del Galaxy Note 4, ma di dispositivi realizzati da importanti aziende.
Eccoli, in ordine cronologico:
Asus FonePad Note 6
Presentato durante l’IFA di Berlino nel 2013, Asus FonePad Note FHD6 (ME560CG) è un “phablet” dotato di un display Super IPS+ (450nits) da 6 pollici con risoluzione Full HD. Fonepad Note FHD6 integra un processore Intel AtomZ2560 Dual-Core da 1.6GHz con tecnologia Hyper-Threading, una GPU SGX544MP2, 2GB di memoria RAM, 16/32GB di memoria integrata espandibile tramite microSD, una fotocamera posteriore da 8 megapixel, una anteriore da 1.2 megapixel, WiFi, Bluetooth, ricevitore GPS ed una batteria al litio da 3200mAh.
Asus VivoTab Note 8
Annunciato al CES 2014 di Las Vegas, Asus VivoTab Note 8 è un tablet da 8 pollici con OS Windows 8.1. Il dispositivo viene fornito con uno speciale stilo Wacom, un display IPS da 8 pollici con risoluzione 1280 x 800 pixel, 2GB di memoria RAM, una fotocamera principale da 5 megapixel.
Il vero pezzo forte del dispositivo è lo stilo Wacom, il quale è in grado di riconoscere fino a 1.048 livelli di pressione, rendendo questo un dispositivo potenzialmente allettante per gli artisti e gli utenti che sono alla ricerca di un supporto digitale su cui scrivere. VivoTab Note 8 integra un processore Intel Atom Z3740 quad core, in grado di garantire ottime prestazioni e fino a 8 ore di autonomia.
Xiaomi Redmi Note
Xiaomi Redmi Note si basa su una CPU Mediatek MT6592 Octa Core con clock a 1.7GHz accompagnata da 2GB di RAM e 8GB di memoria interna espandibile. Sufficiente il comparto grafico grazie alla Mali-450 ed un grande Display da 5.5 pollici HD. Non manca una fotocamera da 13 megapixel e connettività completa fatta eccezione per l’LTE.
Il vero punto forte del dispositivo è la MIUI, interfaccia utente personalizzata da Xiaomi, in grado di regalare all’utente una user experience eccellente: oltre ad essere bella da vedere, grazie ad una cura maniacale dei dettagli, la UI è veramente ottimizzata, con molti elementi che richiamano iOS di Apple.
Meizu M1 Note
M1 Note è l’ultimo phablet di Meizu: parliamo di un phablet con dimensioni davvero importanti, con schermo da 5,5 pollici con risoluzione 1920×1080 (circa 403ppi);. Il suffisso “Note” sta ad indicare non solo le grandi dimensioni del display, ma anche l’esplicito desiderio di porsi agli utenti come alternativa alla linea di phablet di Samsung.
Del Meizu M1 Note esistono due versioni, con caratteristiche simili ma chip differente: una con il SoC MT6752 di Mediatek (8 core di tipo Cortex-A53 con clock a 1.7 GHz e GPU Mali-T760) e l’altra con lo Snapdragon 615 di Qualcomm (4 core di tipo Cortex-A53 con clock 1.7 + 4 core di tipo Cortex-A53 con clock a 1.0 GHz e GPU modello Adreno 405). Entrambe sinora sono state vendute solo in patria, la prima da dicembre e la seconda da gennaio.
La RAM ammonta a 2GB, mentre la memoria per applicazioni e dati è disponibile in due versioni: 16 o 32 GB, ma nessuna delle due è espandibile. La versione base di questo smartphone in patria parte da un costo di listino di 999 yuan, il che significa circa 150 euro.
Xiaomi Mi Note Pro
Mi Note Pro è il nuovo flagship Xiaomi: si tratta di un phablet da 5,7 pollici con display QHD (2K o 2560×1440), SoC 64bit Qualcomm Snapdragon 810 (abbinato a una GPU Adreno 430), conettività LTE CAT9 (fino a 450Mbps) e storage parte da 64GB con tecnologia eMMC 5.0.
Su Xiaomi Mi Note Pro troviamo la UI personalizzata dall’azienda cinese, la MIUI giunta alla release 6 (basata su Android KitKat 4.4.4), che nelle versioni commercializzate fuori dalla Cina comprenderà anche il Play Store ufficiale di Google, installabile manualmente. Grande attenzione anche per quanto riguarda il comporato fotografico: la fotocamera posteriore da 13 megapixel monta un sensore CMOS Sony IMX214, abbinato a una lente a 6 elementi f/2, un sistema di stabilizzazione ottica (OIS) e un doppio flash a LED Philips. La fotocamera frontale è invece da 4 megapixel, ma con pixel maggiorati analogamente alla tecnologia Ultrapixel utilizzata da HTC nel suo One.
Chiudiamo con una indiscrezione: anche LG potrebbe entrare nel segmento phablet con un ipotetico LG G Note, dotato di una G Pen, simile alla S Pen presente su Galaxy Note 4. A confermare questa ipotesi c’è la decisione di LG, risalente a inizio dicembre, di registrare il marchio “G Pen” forse proprio in previsione di questo passo.
Il processore di Samsung Galaxy Note 4 è il Qualcomm Snapdragon 805 (SM-N910S), un quad-core Krait 450 da 2.7GHz con GPU Adreno 420 e 3GB di memoria RAM che permettono al sistema operativo di essere davvero molto veloce e reattivo. La memoria integrata è di 32GB di cui 7.4GB occupati da files di sistema. Possibile espandere la memoria di ulteriore 128GB tramite lo slot microSD. Il display è un Super AMOLED high sensitive da 5.7 pollici con risoluzione QuadHD da 1440×2560 pixel ed una densità di circa 515ppi. Ottima la visibilità all’aperto grazie anche ad una modalità che aumenta il contrasto alla luce diretta del sole, angolo di visione molto ampio e possibilità di gestire la regolazione dei colori.