Ho accolto con grande stupore la notizia riportata questa mattina da alcuni organi di stampa, che conferma in buona parte quanto ho riportato la scorsa settimana a proposito del cosiddetto Xiaomi Mi Note. Stiamo parlando di uno dei phablet più avanzati di sempre, che probabilmente sarà commercializzato ad un prezzo piuttosto allettante qui da noi, a prescindere dal fatto che si tratti di un modello di importazione o che sia distribuito attraverso i soliti canali di vendita.
Ebbene, pare che i preordini dello Xiaomi Mi Note siano andati esauriti in appena tre minuti, con qualcosa come 22 milioni di richieste giunte alla casa produttrice. Le vendite scatteranno ufficialmente ad inizio febbraio in Cina, ma è inutile dire che questi presupposti lasciano prevedere un futuro radioso per la casa produttrice. Risvolti per il mercato smartphone? I principali phablet del mercato Android a mio avviso hanno solo da perdere, soprattutto se consideriamo che Samsung nel corso dell’ultimo anno ha perso quote di mercato soprattutto a vantaggio di case produttrici come Xiaomi e Huawei.
Del resto, con il cambio attuale lo Xiaomi Mi Note dovrebbe essere potenzialmente commercializzato a circa 310 euro, ma è chiaro che l’eventuale sbarco in Italia e nel resto d’Europa sarebbe caratterizzato da un rincaro del suddetto prezzo.
Difficilmente arriveremo ad un costo superiore rispetto a quello dell’LG G3, così come saremo abbondantemente sotto la soglia del Samsung Galaxy Note 4, pur non avendo nulla da invidiare rispetto ai due dispositivi citati. Morale della favola? Prevedevo un grande successo per lo Xiaomi Mi Note, ma mai avrei detto che il pubblico asiatico avrebbe risposto in questo modo in così poco tempo. Voi che ne pensate di questo nuovo dispositivo basato sul sistema operativo Android?