Quanto l’LG G Flex 2 può dirci sul conto di LG G4? Speriamo molto. La seconda generazione dello smartphone curvo di casa LG ha molto stupito al CES 2015 di Las Vegas. Tra le caratteristica implementate, una in particolare sembra aver fatto scalpore, la capacità del dispositivo di auto-rigenerare la propria cover posteriore, chiamata in gergo ‘self healing’.
Di cosa parliamo esattamente? La tecnologia, come suggerisce il nome, è in grado di rimuovere da sola i graffi derivati da urti ed usura quotidiana, in modo rapido ed efficace. La cosa è stata resa possibile grazie all’impiego di uno speciale polimero nella poli-resina della cover.
Proprio al CES 2015 gli esperti del brand coreano ne hanno dato prova diretta, mostrando come il materiale, usurato a dovere, alla fine torni lucido e splendente come nuovo. Non ne siamo affatto sicuri, ma se anche l’LG G4 utilizzasse questo materiale di costruzione, scommettiamo che in tanti apprezzerebbero. Come potrebbe essere altrimenti? Per quanto ci si stia attenti, il trascorrere del tempo finisce spesso col rovinare vistosamente gli smartphone. Una soluzione di questo tipo potrebbe limitare i danni, facendo stare i consumatori più tranquilli.
In ogni caso, il prossimo portabandiera regalerà sicuramente sorprese. Ken Hong, Director of Corporate Communications di LG Electronics, lo ha dichiarato apertamente in tempi non sospetti, affermando che LG G4 sarà, per l’appunto, frutto di un’intensa opera di sperimentazione, che speriamo possa culminare in un prodotto innovativo ed unico nel suo genere. A sostegno della linea che la casa intende battere il prototipo mostrato ieri a Las Vegas di un device curvo su entrambi i lati, un dual edge in piena regola, la stessa tecnologia che si dice caratterizzerà il Galaxy S6 di Samsung.