Iniziamo il nuovo anno parlandoti del Samsung Galaxy Note 5, prendendo spunto dal ViewSonic V55, un terminale che segnerà una svolta decisiva negli standard di sicurezza. Di cosa parliamo esattamente? Del primo smartphone che integra un sensore in grado di scansionare l’iride oculare, una caratteristica che doveva essere propria già del Galaxy S5 (che poi ripiegò sullo scanner delle impronte digitali, una soluzione sicura, ma comunque aggirabile con un po’ di impegno).
Ti starai chiedendo se la tecnologia possa essere implementata sul Galaxy S6: francamente crediamo proprio di no, sarà troppo prematuro anche in quel caso. Adesso capirai tu stesso perché abbiamo deciso di parlarti del Samsung Galaxy Note 5 nel trattare l’argomento. Ci separano ben 10 mesi dalla presentazione del device, e, volendo, l’azienda avrebbe tutto il tempo necessario per sviluppare e fare propria la caratteristica.
Nel frattempo, potremo rifarci gli occhi col ViewSonic V55, che, oltre a montare un sensore dell’iride, godrà di queste specifiche: schermo da 5.5 pollici con risoluzione di 1920×1080 pixel, processore Snapdragon 410 a 64-bit da 1.4 GHz, 2 GB di RAM, memoria interna a scelta tra 16 e 32 GB, fotocamera posteriore da 13 MP della Sony (la parte frontale verrà occupata dal sensore biometrico per lo scanner del bulbo oculare).
Così facendo, il ViewSonic V55 si attesterà il telefono più sicuro di sempre (se è possibile bypassare le impronte, altrettanto non è replicare la mappa della retina). A questo punto, non resta che capire quando ed a che prezzo (si dice manterrà uno standard piuttosto basso) verrà messo in vendita il ViewSonic V55, e se l’azienda sudcoreana risponderà orgogliosa all’affronto col Samsung Galaxy Note 5.