Il nome del figlio – Francesca Archibugi regista di un cast con enormi potenzialità

Riadattamento della celebre Cena tra amici (Le Prénom) commedia francese di grande successo, Il nome del figlio prova a scandagliare, fra sorrisi ed ambientazioni familiari, una generazione non priva di colpe. Ma attribuire colpe in un arco temporale è un po’ come fare un processo alle intenzioni: le prove a carico o a discolpa sono spesso insufficienti o difficilmente imputabili


INTERAZIONI: 46

Adattamento del celebre successo francese Cena tra amici (Le Prénom), Il nome del figlio è la prima commedia con la quale si cimenta Francesca Archibugi. La trama è incentrata su un’aperta discussione durante una cena fra parenti. Ci sono Paolo (Alessandro Gassman), agente immobiliare brillante e disinvolto con la propria consorte Simona (Micaela Ramazzotti), affascinante scrittrice di successo: è una coppia in attesa del primo figlio. Poi c’è Betta (Valeria Golino), sorella di Paolo, insegnante con prole ed una vita dall’apparenza normale, insieme al marito Sandro (Luigi Lo Cascio) scrittore e professore universitario precario. C’è poi anche l’outsider Claudio (Rocco Papaleo) musicista estroverso e amico di infanzia delle due coppie, che cerca di mediare gli squilibri delle due coppie. La discussione durante la cena si anima quando i coniugi in attesa del figlio comunicano il nome prescelto per il nuovo nascituro.

Questo semplice pretesto di una discussione apparentemente banale, getta infatti lo spunto per cercare di far luce su una generazione con le sue debolezze, la sua forza e, forse, anche con le sue colpe. Ma le colpe di un’intera generazione sono spesso quelle ascrivibili ad un futuro mancato o ad un passato carente, perché magari spesso si lasciano alle spalle scelte mancate e pigri rinvii. Insomma un po’ come dover sceglier fra rimorsi e rimpianti: comunque vadano le cose, c’è sempre da fare un bilancio fra le due opzioni e spesso è un bilancio amaro.

La sceneggiatura è un adattamento della stessa Francesca Archibugi coadiuvata da Francesco Piccolo. La produzione è affidata alla Indiana Production Company (La prima cosa bella e Il Capitale Umano di Paolo Virzi), Motorino Amaranto di Paolo Virzì e Lucky Red (Il Divo e This must be the place di Paolo Sorrentino). Il nome del figlio sarà nei cinema italiani a partire dal prossimo 22 gennaio. C’è una clip a seguire: generazioni diverse che si lasciano confluire in una fievole e crescente complicità sulla scia della canzone di un artista italiano che ci fa gonfiare il petto d’orgoglio, anche se cullati da un ricordo carico di nostalgia e rammarico per una prematura scomparsa. Il grande Maestro Lucio Dalla.