Sciopero generale, o quasi. Solo CGIL e UIL hanno proclamato lo sciopero generale dei lavoratori per protestare contro le politiche economiche del Governo ed invocare rimedi più efficaci ad una crisi sociale sempre più devastante. La CISL e le altre sigle sindacali hanno deciso di sviluppare altre forme di protesta e propaganda delle proprie ragioni.
Lo sciopero generale, comunque, paralizza in buona parte l’attività del paese in fabbriche, uffici, trasporti creando non pochi disagi anche a coloro che non intendano partecipare all’agitazione o addirittura siano contrati allo sciopero generale stesso.
E’ questo il dilemma irrisolto dello sciopero generale, che ci fa interrogare – salvo il diritto costituzionale di manifestare – sulla sua utilità. Davvero una giornata di sciopero generale può mutare l’indirizzo di un Governo e svoltare una grave situazione economica ? Il fondato timore è che lo sciopero generale cavalchi per ragioni politiche, anche nobili, il malcontento generale e che possa esser utilizzato piuttosto per scontri partitici che per contribuire a migliorare il benessere dei lavoratori.
Lo sciopero generale è, insomma, ancora utile nella società post moderna dove il sistema mediatico è talmente evoluto ed accessibile da consentire un’ampia diffusione delle proprie idee attraverso i mass-media e la Rete ? Per sensibilizzare l’opinione pubblica ed indurre la controparte a più miti consigli non sarebbe meglio invitare tutti gli aderenti a forme di mobilitazione mediatica bombardando di milioni di post i siti degli antagonisti, degli organi d’informazione, della pubblica opinione ?
Il tempo dedicato allo sciopero generale potrebbe esser utilizzato per perorare virtualmente la propria causa senza creare disagio a coloro che non c’entrano nulla e senza far perdere ai lavoratori una giornata di stipendio particolarmente onerosa per lavoratori e famiglie in un momento economico tanto complicato.
Sciopero generale virtuale, ma impegno vero per il lavoro elemento costitutivo della stessa dignità umana, diritto costituzionale troppe volte svilito, ignorato, tradito