Porno – Ewan McGregor si dichiara possibilista sul sequel di Trainspotting

A differenza di dieci anni fa, l’attore che fu protagonista del celeberrimo film tratto dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh, ha recentemente auspicato un sequel di Trainspotting. Porno è il titolo del romanzo che dovrebbe diventare l’eventuale continuum: già il titolo lascia presagire qualcosa riguardo il futuro della comitiva strampalata, che nel frattempo è cresciuta. Almeno anagraficamente.


INTERAZIONI: 7

Quando uscì nel 1996 Trainspotting fece non poco rumore: con la regia di Danny Boyle, questo film tratto dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh ebbe un effetto dirompente come pochi altri lungometraggi nella storia del cinema. Il motivo era ben chiaro, spiegato dalla trama e dal suo incipit che veniva praticamente sputato in faccia allo spettatore fin dai primi istanti, quando sulle scene iniziali del film la voce fuori campo di Rent (uno dei personaggi protagonisti) dichiarava nel più semplice candore, mentre la scena descriveva il suo fuggire in seguito ad un borseggio: “…Io ho scelto di non scegliere la vita, ho scelto qualcos’altro…Le ragioni? Non ci sono ragioni…Chi ha bisogno di ragioni quando ha l’eroina?”.

Irvine Welsh è uno scrittore che ci ha saputo fare: abile nel cercare l’anticonformismo figlio della sua non-cultura post-punk, ha saputo creare e gestire personaggi incredibili, quasi fossero sottoprodotti scarto del peggiore incubo di una borghesia benpensante. Welsh ha avuto la scaltrezza e il potere di rendere amabili, e “tutto sommato” simpatici, i peggiori stronzi sulla faccia della terra. Così è stato per Trainspotting e per il suo ideale continuo Porno, che da tempo si vocifera debba essere trasposto sul grande schermo.

La novità sarebbe che Ewan McGregor (che nel film era proprio Renton, il succitato motherfucker protagonista) si è detto in questi giorni pronto a ritornare nell’eventualità di un sequel. Questo nonostante lo stesso attore avesse dichiarato, fino a non molto tempo fa, di essere contrario all’idea; ora, a distanza di venti anni da Trainspotting, sembra che abbia invece cambiato opinione. Per quanto riguarda la trama di Porno, beh, diciamo che potrebbe essere riassunta con il vecchio adagio “il lupo perde il pelo ma non il vizio” e molte altre sfumature di mezzo.

Fatto sta che Welsh e Trainspotting funzionarono bene venti anni fa e potrebbero funzionare bene anche ora. Danny Boyle sarebbe il regista anche di questo secondo episodio sulla comitiva di ex giovani tossici; francamente non credo avrebbe da faticare poi molto per contestualizzare avventure diseducative in tempi più recenti. Certe psicologie cosiddette deviate, ahimè, restano sempre attuali: figlie non ufficiali di ben più intrigate dinamiche sociali, non hanno mai smesso di emanare una sorta di fascino maledetto. Ci sarebbe da rifletterne sul perché.