Il Nexus 6 è realtà. Per quanto la sua stessa esistenza sia stata messa in dubbio nel corso degli ultimi mesi, con l’avvicinarsi della fine dell’anno giungono nuove conferme sull’uscita del googlefonino che rimpiazzerà l’attuale Nexus 5. In queste ore, ad esempio, spetta all’operatore statunitense T-Mobile dire la sua.
In un rapporto reso pubblico, il vettore dichiara che il Nexus 6 non solo verrà presentato a breve ma verrà anche commercializzato nell’ultimo trimestre del 2014, in tempo per i regali natalizi. Il timing dovrebbe essere lo stesso del Nexus 5 del 2013 dunque, con un’uscita probabile a fine ottobre. Nel documento si rilasciano anche alcuni dettagli sulla funzione di chiamate via Wi-Fi, non porprio una novità dui dispositivi Android, ma comunque utile.
Se il Nexus 6 è realtà, al contrario, va in cantina il progetto Android Silver. L’idea di una gamma di dispositivi “premium” dotati di hardware all’avanguardia ma anche con un costo al pubblico ben superiore ai classici 400 euro di media dei googlefonini resta sulla carta e nulla di più. Secondo il sito GottaBeMobile il venir meno a Mountain View di uno dei sostenitori del nuovo corso della storia del brand, ha determinato l’accantonamento della rivoluzione a favore della vecchia strada.
Intanto, c’è da dire che il Nexus 6 avrà comunque delle specifiche da urlo: il display sarà da 5.2 pollici con una risoluzione da 2560×1440 pixel in Quad-HD. Il processore sarà un quad-core Snapdragon 801 e la RAM da 3 GB. Niente male per un dispositivo che dovrebbe mantenere la metà delle soglia di prezzo di altri blasonati top di gamma.
Quale strategia dietro il dietrofront di Mountain View? A mio parere, la mossa di Larry Page e del suo entourage è stata più che pesata. Il Nexus 6 così come è stato anticipato avrà un gran mercato perché poco costoso ma con caratteristiche da far invidia a qualunque altro pubblicizzato collega. Il progetto Android Silver, invece, rischierebbe di essere un flop: gli utenti Google potrebbero non essere d’accordo nello sborsare somme cospicue di denaro per device anche più equipaggiati ma comunque simili alla concorrenza. Meglio non abbandonare i vecchi piani, almeno per ora.