Batteria Apple Watch, questa sconosciuta: autonomia ancora in test?

Apple Watch cela la sua autonomia. Rilascio ritardato, c'è tempo per la batteria perfetta?

Apple Watch

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Dell’Apple Watch, a poche ore dalla sua uscita, si fa un gran parlare. L’orologio hi-tech è stato il grande protagonista dell’evento Apple di ieri sera in quanto vera novità del brand di Cupertino. Eppure le riflessioni da fare sul nuovo dispositivo indossabile sono tante.

Partiamo dalle caratteristiche del Watch: ne esistono 18 varianti diverse. La gran mole di esemplari è dovuta alla presentazione di due modelli, uno maschile e l’altro femminile e alle tre edizioni Watch, Watch Sport e Watch Edition (quest’ultima è costruita in oro 18 carati). La presenza di numerosi centurini in acciaio, pelle o altri materiali contribuisce poi ad una grande varietà di offerta.

Con un Apple Watch si piuò rilevare l’attività fisica (calorie spese, funzioni base come battito e pressione sanguigna), gestire contenti, controllare l’Apple TV e molto altro ancora. Tuttavia e qui i conti non tornano, non sono state dichiarate, per il momento, tutte le caratteristiche della batteria che sosterranno le tante funzioni del dispositivo.

Non si può non aver notato infatti che Tim Cook nello spendere più di 30 minuti nel presentare il nuovo Watch, abbia dedicato all’argomento batteria solo un dettaglio, ossia il fatto che questa sarà ricaricabile via wireless. Ma perchè un simile silenzio? Una necessità o una strategia? Forse un mix delle due cose

C’è da dire che per il Watch Apple le vendite partiranno solo nel 2015. E’ più che plausibile che il device e il suo software dedicato non siano ancora stati ottimizzati per il lancio e dunque lo stesso Tim Cook non abbia a disposizione i dati relativi all’autonomia dell’orologio. Potrebbe darsi anche che proprio i prime test abbiano mostrato risultati non eccellenti, tanto da rendere più che obbligata un un’ulteriore fase di sperimentazione. Insomma, tacere ora per fornire migliori prestazioni dopo.

Proprio la commercializzazione così distanziata potrebbe essere un gap o un grande plus: gli utenti potrebbero stancarsi e optare per n dispositivo Android Wear o attendere “con fede” il prossimo orologio Apple, favorendone il boom di acquisti. C’è ancora molto da aspettare per scoprirlo, abbiate pazienza.