LG G3, le prime impressioni dopo due giorni di utilizzo

Lo smartphone coreano è promosso, ma non con il massimo dei voti. Scopriamo l'elemento su sui LG deve lavorare

LG G3

INTERAZIONI: 7

Ho avuto modo di testare il tanto apprezzato LG G3 nel corso del fine settimana e, dopo quarantotto ore abbondanti di utilizzo, ritengo di poter esprimere alcune opinioni interessanti. Molteplici, infatti, i livelli sui quali il device coreano può essere valutato in attesa dei primi confronti con i top di gamma presentati durante l’IFA di Berlino (Samsung Galaxy Note 4 su tutti).

PERFORMANCE – La prima cosa che voglio evidenziare, va in qualche modo contro alcune lamentele che ho avuto modo di leggere online. Nessun microlag, nessun bug e prestazioni davvero interessanti per questo dispositivo, che sembra fare proprio della fluidità uno dei suoi punti di forza. Chiaramente sarà importante capire come il modello evolverà nelle prossime settimane, ma è charo che la strada intrapresa da LG sembra essere quella giusta.

WIFI – Alcuni in queste settimane hanno parlato anche di una tenuta della connessione WiFi instabile, ma almeno per ora non credo sia il caso dell’LG G3. A volte si attende qualche secondo in più per accedere ad una pagina web, ma imputare la responsabilità allo smartphone sarebbe ingeneroso e probabilmente non corretto.

BATTERIA – Rispetto agli standard, con un ciclo di carica che non supera le 24 ore, l’LG G3 è oro. Quasi due giorni per una carica completa, oltre ogni più rosea aspettativa, sperando che questi dati possano essere confermati anche nel corso delle prossime settimane. Un bel modo per reggere il peso del super processore e dello schermo da 5.5 pollici.

CONNESSIONE 3G – L’elemento che ho apprezzato di meno in questi giorni è la tenuta della connessione 3G. A parità di SIM, infatti, spesso l’LG G3 finisce in roaming in aree geografiche dove in precedenza, con altro device Android, si riusciva a navigare in tutta tranquillità.