Venezia 71 – La partenza promette bene. Il resto del programma pure

Ai nastri di partenza, le aspettative sul Lido cominciano ad innescare febbrili attese: i titoli italiani sembrano promettere bene, ma gli “stranieri” non sembrano essere da meno.


INTERAZIONI: 7

Alla partenza della 71esima Mostra internazionale del Cinema di Venezia, è d’uopo cominciare a riassumere un po’ il tutto, ordinando numeri e titoli, come si fa in questi casi. Dunque vedremo 55 lungometraggi nuovi (ai quali si sommano 9 della Settimana della Critica e circa 15 dei Venice Days – Giornate degli Autori), su 1600 visionati, di cui 20 concorrenti a Venezia 71, 18 in concorso a Orizzonti, 17 fuori concorso.

Stasera, complice l’apertura della black comedy Birdman – Le imprevedibili virtù dell’ignoranza di A. G. Iñàrritu, sul red carpet del Lido dovremmo assistere ad un esordio gossipparo di pose ed ammiccamenti da parte di: Michael Keaton (il protagonista), Edward Norton, Emma Stone e Naomi Watts. Dovrebbe essere certa anche la presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Ministro dei beni culturali Dario Franceschini (non sul red carpet ovviamente…). Luisa Ranieri riveste invece il ruolo ufficiale di “madrina” d’ufficio, mentre presidente di Giuria è il compositore francese Alexandre Desplat. È da notare, fra l’altro, la nutrita presenza transalpina di quest’anno: 4 titoli in concorso (come gli USA e più degli italiani), e il main sponsor (Renault).

I titoli in concorso italiani sono tutti incentrati su tematiche serie (non che gli altri non lo siano):
Francesco Munzi, con Anime nere, film sulla ‘ndrangheta girato nell’impenetrabile Africo, cuore aspromontino; Mario Martone con i tormenti leopardiani de Il giovane favoloso e il più atteso Hungry Hearts di Saverio Costanzo. C’è poi la schiera dei già tanto chiacchierati “scomodi e polemici”, vale a dire La trattativa di Sabina Guzzanti (fuori concorso), Belluscone di Franco Maresco (Orizzonti) nonché Pasolini dell’italo- bronxiano Abel Ferrara. Quest’ultimo, anch’esso molto atteso, vede nel ruolo dell’ indimenticato poetaregistascrittore il mitico Willem DaFoe, accompagnato anche da Riccardo Scamarcio (nel ruolo di Ninetto Davoli) e Valerio Mastandrea (nelle vesti del cugino e biografo Nico Naldini). Insomma, già da stasera lo spettacolo promette bene: la partenza sembrerebbe degna, resta da vedere il prosieguo dei prossimi giorni. E noi siamo qui per questo.