Per neutralizzare l’ostruzionismo sul Decreto Riforme di alcuni gruppi parlamentari, la conferenza dei capigruppo del Senato ha deciso di contingentare i tempi di discussione e votazione per giungere all’epilogo entro l’8 agosto.
Ritengo giusta la decisione che contro l’ostruzionismo introduce la cosiddetta “tagliola”, per indicare il brusco taglio alla discussione in Aula. E’ bene che ogni discussione abbiamo un termine assegnato e produca una decisione in tempi ragionevoli.
Naturalmente coloro che stavano attuando la tattica dell’ostruzionismo gridano al tentativo di golpe e salgono al Quirinale per chiedere al Presidente Giorgio Napolitano di tutelare la Costituzione. Coloro, al contrario , che hanno voluto vanificare l’ostruzionismo con la “tagliola” riaffermano di aver agito nel totale rispetto di quella stessa Costituzione che gli avversari politici ritengono violata.
Insomma un bel ginepraio di polemica politica, giuridica ed istituzionale che rischia di aumentare ulteriormente l’ostruzionismo dei cittadini nei riguardi dei rappresentanti parlamentari.
Non voglio entrare nel merito della discussione sul Decreto Riforme; ciascun cittadino si formerà il suo parere. Ma voglio ribadire tutto il mio dissenso civico rispetto all’ostruzionismo.
Non mi piace un Parlamento che discuta sine die utilizzando i cavilli regolamentari per stroncare i rivali e difendere le proprie tesi. La dialettica delle idee è l’essenza della democrazia, ma con l’ostruzionismo le idee scompaiono dopo pochi minuti di doverosa illustrazione per lasciare il posto alla melina parolaia. Una democrazia che non produce decisioni è una democrazia malata, condannata a morire dei propri cavilli.
Ciascuno di noi, al lavoro, in famiglia, nell’assemblea di condominio, nel circolo ricreativo, è chiamato continuamente a discutere con altri che la pensano in modo diverso da noi. Ma questa discussione deve avvenire in un lasso temporale adeguato così come gli interventi a favore o contro ed alla fine si vota e si decide per le Riforme come per la riparazione della grondaia condominiale.
Non è necessario parlare per ore ed ore o presentare migliaia di emendamenti ( questo è l’ostruzionismo ) per dilatare la discussione. Una volta stabiliti tempi ragionevoli, tutti avranno modo di esporre la propria opinione e giungere ad una votazione nell’interesse del Paese. Se ci vorranno molte ore o tanti giorni lo stabilisca il Parlamento; ma che le settimane necessarie siano poche. Niente lungaggini inutili. L’Italia ha bisogno di decisioni non di ostruzionismo e chiacchiere.