Nexus 5 vs Nexus 6: plus display 2K, fotocamera 13 MP allo stesso prezzo

Nexus 6 doppia il Nexus 5? Google aumenta le specifiche hardware ma pensa bene di mantenere lo stesso prezzo.

Nexus 6

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Il Nexus 5 a mesi dal suo lancio di fine ottobre continua a restare sulla cresta dell’onda. Il motivo del successo è presto detto: Google ha partorito un device magari non originale per design ma performante e funzionale e soprattutto ben meno costoso di quelli della concorrenza. Il buon risultato è destinato a replicarsi anche a fine 2014 e poi nel 2015 con il prossimo Nexus 6.

Proprio sulla prossima ammiraglia Google, giungono in queste ore novità interessanti. Il Nexus 6 avrà un display davvero notevole: intanto le dimensioni saranno di 5.2 pollici anziché di 4.95 pollici del Nexus 5 ma sarà la risoluzione in 2K a sorprendere ancora di più, ossia 2560×1440 pixel. La tecnologia del display impiegata sarà sempre quella fornita dalla Corning con il suo resistente Gorilla Glass.

Per quanto riguarda il motore del prossimo Nexus 6, Google potrebbe scegliere anche di trattare un chip a 64 bit seguendo le orme di Apple con il suo iPhone 6. Ma il vero plus del nuovo googlefonino dovrebbe essere la fotocamera da 13 MP con stabilizzatore ottico di contro a quella di soli 8 MP del Nexus 5.

Tra le altre caratteristiche hardware del Nexus 6 una RAM non inferiore ai 2 GB ma d’altronde come potrebbe essere altrimenti visto che quest’ultimo è divenuto un vero e proprio standard, spazio di archiviazione interno da 16 e 32 GB e batteria da 3100 mAh. Specifiche non sbalorditive ma comunque in linea con il mercato.

Non ho nessun dubbio sul fatto che il Nexus 6 possa tenere testa ai blasonati top di gamma Android Samsung, HTC, Sony ed LG anche nei prossimi mesi. Secondo l’ultimo rapporto Digitimes, Google dovrebbe mantenere il suo prezzo standard di 349 euro per la versione da 16 GB e 399 euro per quella da 32 GB. A Mountain View sanno bene, come una diversa strategia commerciale al rialzo potrebbe essere fatale: i’incentivo all’acquisto parte per molti utenti dal costo appetibile del device e solo dopo dal desiderio di testare l’esperienza pura Android. Mossa più che giusta, direi.