Interessante notizia questa, non fosse altro per (almeno) due nomi altisonanti, che oltre al blasone hanno anche un certo feeling con il cinema futuristico: Ridley Scott e Matt Damon. Ricostruiamo con ordine i fatti. The martian è tratto da un libro di Andy Weir portato all’attenzione del regista Drew Goddard da Simon Kinberg, produttore e sceneggiatore in veloce ascesa negli studios (sua la sceneggiatura di alcuni progetti futuri molto attesi come ad esempio X-Men: Apocalypse). Goddard si è però fatto da parte, causa suoi impegni nella lavorazione di Sinister six (spin off molto interessante su alcuni nemici storici di spider man). A questo punto è entrata in scena la candidatura alla regia per The martian di Ridley Scott, con il ruolo di protagonista affidato a Matt Damon.
Questi al momento sono i fatti. La trama di The martian, di per sè, al momento non sembra farsi notare particolarmente per originalità; ciò nonostante però, sembra che lo stesso Kinberg abbia definito lo script completato da Goddard, e basato appunto sul romanzo di Weir, incredibile (in termini di bellezza ovviamente). E Kinberg è sicuramente uno che la sa lunga.
In sintesi, si narra di un astronauta che rimane bloccato su Marte e cerca di tornare in tutti i modi sulla Terra. Detta così effettivamente non sembra che risalti per originalità, ma la costruzione delle intere sequenze dovrebbe essere incentrata molto sugli stati d’animo del protagonista, facendo assumere di conseguenza un pathos dai tratti abbastanza introspettivi e psicologici, fondato soprattutto sulle angosce, le paure e la sensazione di solitudine dell’astronauta.
Da questo punto di vista, per certi versi e secondo alcuni, potrebbe essere pensato come una sorta di sequel di Gravity, dove appunto lo spazio cosmico era a metà, concettualmente parlando, fra un non territorio di conquista e una zona astratta, a tratti quasi irreale, dove far coincidere riflessioni e proiezioni più o meno metafisiche. C’è da aggiungere poi anche che, stando così le cose, sembrerebbe chiaro che, visto il coinvolgimento di Ridley Scott nella regia di questo film, dovrebbe slittare l’uscita di Prometheus 2, del quale il regista curerà solo la produzione. La posta in gioco è sicuramente alta e avvincente; rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi.