Da anni diversi report che sono stati distribuiti in Rete fanno passare un concetto tanto semplice, quanto chiaro ed esplicito: il sistema operativo Android genera molti più pericoli di quanto in realtà non faccia iOS, grazie anche alle ormai note “misure restrittive” di Apple, che se da un lato hanno favorito la nascita di gruppi orientati alla realizzazione del jailbreak, allo stesso tempo hanno limitato non poco la proliferazione di malware per il target in questione.
Partendo da tale presupposto, sorprende non poco quanto emerge dallo studio che è stato reso noto proprio in queste ore da Marble Security, che in qualche modo cambia le carte in tavola. Partendo dal presupposto che abbiamo annunciato in precedenza, ovvero che il numero di malware è senza ombra di dubbio superiore per i device Android, piuttosto che per quelli iOS, allo stesso tempo le tipologie di vulnerabilità potenzialmente pericolose per gli utenti sono praticamente le stesse.
Scendendo ulteriormente in dettagli, la tabella proposta dagli studiosi evidenzia che le sole voci “OS Fragmentation”, “Sideloading apps” e “Harvest phone call logs and SMS logs”, rappresentano un problema per Android e non per iOS, mentre quella denominata “Hostile configuration profiles”, addirittura, è un elemento da tenere in considerazione per chi ha scelto di puntare sul modello Apple e non per quelli caratterizzati dall’OS di Google.
Insomma, siamo al cospetto dell’ennesima prova che i luoghi comuni, nel settore smartphone e tablet, sono destinati ad essere continuamente sfatati, al dì là di quelli che sembrano essere dati oggettivi e incontrovertibili. Del resto vanno sottolineati anche alcuni passi in avanti che in questi anni sono stati fatti da Google per rendere il sistema operativo Android un tantino meno vulnerabile rispetto ai vecchi standard.