Motta Visconti, Mondiali di sangue

Motta Visconti è il luogo dell’orrore inimmaginabile. Sgozza la moglie ed esulta per la rete di Balotelli. Massacra i due figli piccoli e si entusiasma per la bomba di Marchisio. La sua famiglia giace in un lago di sangue, il triplice omicida di Motta Visconti è al bar con gli amici a sventolare il tricolore. 16 milioni hanno urlato per l'Italia, nessuno ha percepito l'ultimo rantolo della famiglia distrutta

Uccide moglie e due figli. Poi al bar con gli amici per vedere Italia-Inghilterra a Motta Visconti

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A Motta Visconti, la vittoria mondiale dell’Italia gronda sangue. Carlo Lissi ha confessato. Interrogato, nella notte, l’uomo ha ammesso davanti agli inquirenti di aver ucciso la moglie Maria Cristina Omes, 38 anni, e i due bimbi, sabato notte poco prima del fischio d’inizio d’Italia- Inghilterra, nella casa di famiglia a Motta Visconti.

Sembrava un tranquillo sabato italiano in quella casetta. I bambini a letto, Carlo e Maria Cristina sul divano prima a guardare la televisione, poi a far l’amore. Tra un’ora comincia la partita, ma Maria Cristina ed i suoi figli non la vedranno. L’uomo uccide prima la moglie e poi i bambini. Fa una doccia, getta l’arma nel tombino. Gli amici lo attendono al bar di Motta Visconti per guardare insieme l’esordio mondiale degli azzurri. L’uomo ha consumato il suo delitto feroce, ma gli amici non notano nulla si strano. Si discute animatamente delle scelte di Prandelli, si critica la posizione di Chiellini sulla fascia, si contesta l’apparente apatia di Balotelli. Ma quando segna Marchisio in quel bar sono tutti pronti ad abbracciarsi e ad urlare la propria gioia. Anche Carlo Lissi pronto ad urlare no!!!! qualche secondo dopo. Ma non si tratta di un pentimento o di una presa di coscienza: è che l’Inghilterra ha appena pareggiato. Il sangue ha invaso la casa di Motta Visconti. I cadaveri di Maria Cristina e dei due figli sono ormai freddi, ma Carlo Lissi è al bar con gli amici a far festa. Stavolta niente Balotellate. Il colpo di testa dell’attaccante, a volte un po’ matto, regala all’Italia la prima vittoria del torneo. Prima di tornare a casa un altro brindisi, bandiere che sventolano, qualche birra e l’appuntamento alla prossima partita dell’Italia.

Il triplice omicida di Motta Visconti continua a rivedere il filmato della partita, sente le voci dei commentatori tecnici. Ma rivede anche la sequenza mortale. Le urla sono quelle delle moglie agonizzante che l’esultanza per la vittoria non riesce a sovrastare. Eppure eravamo in sedici milioni a vedere la partita.  Ed abbiamo urlato forte con trombe e petardi. Purtroppo, però, nessuno tranne Carlo Lissi ha udito il grido di dolore stupito della moglie e dei figli di Carlo Lissi. Povera famiglia, povera Italia.