Sembra proprio che la prossima battaglia tra Apple e Google si terrà nel mondo dello streaming, considerando che, come abbiamo riportato la scorsa settimana, il brand di Cupertino ha messo a segno un colpo molto interessante con l’acquisizione di Beats, sinonimo di garanzia anche per chi in questi mesi ha deciso di portarsi a casa un modello Android, in particolare un brand del calibro di HTC.
Come era lecito aspettarsi, non si è fatta attendere troppo la replica da parte di Google, considerando che l’azienda di Mountain View si è resa protagonista di un affare sicuramente meno significativo dal punto di vista mediatico e commerciale, ma ugualmente importante per i suoi risvolti.
In particolare, se Apple ha chiuso l’affare con un esborso pari a 3 miliardi di dollari, Google ha deciso di portarsi a casa Songza affrontando un investimento pari a “soli” 15 milioni di dollari (anche se il New York ha sollevato dei dubbi sul fatto che l’azienda abbia speso così poco per chiudere l’affare). Insomma, un passo in avanti meno “importante” per il brand che nasce come motore di ricerca, ma il segnale è piuttosto chiaro.
Google vuole essere competitivo anche in questo specifico settore e, in futuro, non è da escludere qualche altra acquisizione, ben più impegnativa dal punto di vista economico, che consentirà all’azienda americana di avere ancora un ruolo predominante nel mondo dello streaming. Resta il fatto che Songza, pur essendo disponibile solo negli Stati Uniti, si sta ritagliando uno spazio interessante, visto che oltre 5 milioni di utenti hanno deciso di utilizzare il programma per ascoltare musica in streaming. Insomma, Google deve aver intravisto degli importanti margini di crescita dietro a questo particolare tipo di servizio.