A volte sembra quasi che due colossi come Apple e Google, principali attori del mercato smartphone e tablet, scelgano appositamente le date in cui proporre al pubblico importanti novità, come del resto avvenuto nella giornata di ieri (e stanotte), quando abbiamo avuto modo di imbatterci nelle caratteristiche del sistema operativo iOS 8, per poi concentrarci sul rilascio di Android Kit Kat 4.4.3.
Scendendo ulteriormente in particolari, i seguaci dell’uno e dell’altro schieramento, anche tra gli addetti ai lavori, hanno già avuto modo di sostenere la casa di un brand. L’argomento caldo del momento, ad esempio, è rappresentato dal fatto che Apple, con il suo nuovo update (la cui uscita nella versione definitiva è prevista solo durante la stagione autunnale, probabilmente in concomitanza con l’esordio sul mercato del tanto atteso iPhone 6), no avrebbe fatto altro che inglobare feature che abbiamo imparato a conoscere in questi anni attraverso Android.
Ma quali sono gli elementi che hanno portato ad esternare considerazioni di questo tipo? In primis abbiamo la questione del registratore vocale, considerando che Siri adesso può essere attivato pronunciando semplicemente le parole “Hey Siri”. Come molti sanno, lo stesso avviene da tempo con l’OS di Google, che, nel dettaglio, può essere messo in funzione con la frase “Ok, Google”.
Tuttavia, è soprattutto sul fronte tastiera che la polemica diventa aspra: la nuovissima “QuickType” di Apple, infatti, sarebbe a dir poco simile alla cosiddetto Swiftkey, con la quale si può dedurre il suggerimento di una parola attraverso quella che abbiamo digitato in precedenza.
Insomma, il nuovo sistema di predizione delle parole sarebbe figlio della tecnologia usata da Google. Infine, la diatriba ruota anche attorno alle analogie tra i servizi “Salute” e “S-Health”, che abbiamo imparato a conoscere proprio in questi mesi.