Sembrava essere ancora un progetto lontano dalla sua effettiva realizzazione, ma Google ha sorpreso tutti in queste ore, mostrando al grande pubblico i passi in avanti fatti con l’auto che si guiderà da sola.
Nonostante l’importanza ricoperta dal concetto di autonomia, in questi anni ogni prototipo poteva contare fondamentalmente sulle stesse caratteristiche di un auto normale. Così non è stato con il brand di Mountain View, visto che i principi che hanno guidato Google in questo caso sono stati improntati sulla logica: se all’uomo non viene chiesto di guidare, infatti, diventa inutile puntare su elementi come i pedali, lo sterzo, etc.
Ecco perché il prototipo di Google, che potrebbe essere comunque molto vicino al prodotto finale, almeno stando alle indiscrezioni che circolano in Rete, sarà “minimal” dal punto di vista estetico e di conseguenza anche poco ingombrante. Fonti interne all’azienda sottolineano che il prodotto finale, un domani, potrebbe essere diverso da quello che vi stiamo presentando, ma ad oggi appare difficile che alcuni concetti possano venir meno.
Altra nota a margine non di poco conto, poi, si riferisce al fatto che Google non intende vendere questi modelli in modo diretto e che, al contrario, si è alla ricerca di partner che vogliano puntare con decisione su questo progetto.
Uno di questi, paradossalmente, potrebbe essere Uber, la cui app potrebbe in questo modo concentrarsi anche sulla richiesta di vetture automatiche al posto dei normali taxi. Insomma, la protesta dei tassisti di qualche giorno fa potrebbe solo essere l’antipasto di quello che potrebbe avvenire in futuro: se il matrimonio tra i brand ci sarà, il servizio genererà ulteriori rimostranze, in seguito all’ulteriore abbattimento dei costi per gli utenti finali.
Sarà questo il vero scopo da parte di Google? Ecco il video dimostrativo.
