Hannibal,comincia la lunga estate calda

Fine maggio e fa caldo. Cosa c'è da stupirsi? Eppure Hannibal, che ha provocato un brusco rialzo delle temperature, manda in tilt persone, famiglie, aziende. Siamo fragili rispetto al clima ed alla natura

Hannibal, estate infernale

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Hannibal è in mezzo a noi. E le previsioni meteo diventano un bollettino di guerra. La perturbazione ha investito l’Italia e le temperature sono schizzate sopra i trenta gradi.

Hannibal non ha pietà di nessuno. Hannibal fa sudare, fiacca le energie, costringe a bere litri d’ogni liquido immaginabile per cercare refrigerio e sfuggire alla mortifera disidratazione.

Hannibal è un cataclisma senza precedenti al punto da meritare le prime pagine dei giorni ed i titoli delle edizioni, a volte anche straordinarie, dei videogiornali.

Hannibal, la situazione è tragica ma non è seria. Come sempre la nostra società contemporanea costantemente sull’orlo di una crisi di nervi meteopatica si strugge nei suoi accessi. D’inverno fa freddo e bisogna coprirsi, in estate fa caldo e bisogna scoprirsi; in autunno e primavera non si sa bene anche perché non ci sono più le mezze stagioni; le donne e gli uomini di questo pianeta lo sanno da millenni. Eppure ad ogni cambio di clima si scatena il panico con allarmi lancinanti in direzione di bambini ed anziani categorie giudicate particolarmente a rischio, con un diluvio di consigli ai quali mai avremmo pensato: non uscire di casa nelle ore più calde, mangiare frutta e verdura, vestirsi con abiti leggeri.

Ma perché Hannibal ed i cambi di stagione ci spaventano tanto? Mettono a nudo la nostra debolezza esistenziale ma anche la perversione tecnologica che ci induce ad ignorare il ritmo delle stagioni e della vita. Pretendiamo di vivere a 18 grandi d’estate ed a 25 d’inverno. I supermercati diventano così degli frigoriferi letali mentre alcune case hanno una temperatura da girone infernale dantesco. Per modificare il nostro microclima provochiamo danni catastrofici alla Terra pompando all’esterno il calore che scacciamo dalle nostre case con costi energetici abnormi.

Hannibal ci ricorda chi comanda e c’invita mentre sorseggiamo all’ombra un bicchiere d’acqua e limone a ritrovare il buon senso piuttosto che il telecomando del condizionatore hi-tech.