Anteprima chiamate gratis su WhatsApp: la privacy ancora più in pericolo?


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WhatsApp per messaggi gratis ma non solo: giungono anche le telefonate nel servizio di messaggistica, come preannunciato qualche settimana fa, durante il Mobile World Congress di Barcellona e come ora visibile in un’anteprima di una versione Beta della celebre app. Lo scoop della nuova funzione è tutto italiano, del sito iPhoneItalia e sta facendo il giro del mondo, destando molto interesse.

Le chiamate tra contatti saranno gratis su WhatsApp, attraverso la tecnologia Voip, per fare un esempio, proprio come con Skype. Si passerà dalle parole ai fatti entro l’estate per  dispositivi iOS e Android, un po’ più tardi, anche se con tempi non meglio specificati, per i Windows Phone.

Nell’immagine in basso, un primo esempio di pannello per le chiamate gratis su WhatsApp. Come potete vedere, la schermata e molto intuitiva e mostra, semplicemente, il contatto con la sua foto e la possibilità di far partire una chiamata oppure di ritornare alla chat. Le telefonate potranno essere effettuate sia attraverso rete Wi-Fi che attraverso rete 3G. In quest’ultimo caso, ogni utente dovrà tener conto degli eventuali costi aggiuntivi del suo piano dati, se non legato ad un particolare piano abbonamento mensile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono in molti a interrogarsi, ora, se la novità delle chiamate gratis su WhatsApp come il tanto dibattuto acquisto del servizio da parte di Facebook, incida maggiormente sulla Privacy. E’ lecito, insomma, chiedersi se oltre ai nostri messaggi testuali, ora, potranno essere “spiate” anche le nostre conversazioni. Sulla questione, è intervenuto Jan Koum, uno dei fondatori del servizio dal blog ufficiale di WhatsApp, appunto: ancora una volta il CEO ha ribadito che, nonostante la partnership, l’app continuerà ad essere indipendente e non integrata in Facebook e i dati degli utenti non verranno mai trasferiti a terze parti.

Insomma, chiamate gratis con Whatsapp ma non a rischio della sicurezza dei 450 milioni di utenti attivi in tutto il mondo. Koum ha ricordato che la mission per i fondatori del servizio è stata sempre quella della comunicazione in piena libertà: le origini ucraine e dunque i ricordi del clima di controllo del KGB russo, hanno spinto il fondatore a promuovere, sempre, la massima sicurezza dei dati personali degli utenti. Ora, non c’è alcun motivo per cambiare strategia.