Certo non si può dire che Lily Allen segua le regole tradizionali della promozione discografica: il suo ultimo album, dal titolo Sheezus, sarà rilasciato il 5 maggio e sembra che sia deludente per la stessa interprete, che non ne fa mistero e lo dice apertamente.
Lily Allen ha pubblicato finora quattro brani dal disco, tra cui i singoli entrati nella top ten britannica Hard Out Here e Air Balloon, nonche L8 CMMR e l’ultimo estratto Our Time, più una cover di Somewhere only we know dei Keane per una campagna pubblicitaria natalizia, ma non ha esitato a definire la sua musica “spazzatura“.
Lo ha fatto rispondendo alle critiche di un fan su Twitter, che le rimprovera di aver fatto del banale pop commerciale solo per vendere copie: “La nuova musica di Lily Allen in verità è solo immondizia pop addomesticata. Che delusione. Ha davvero scritto un po’ di schifezze solo per fare soldi” ha commentato un ascoltatore deluso.
La popstar inglese non è rimasta a guardare e ha risposto personalmente senza nascondersi dietro un dito. Nessuna giustificazione e l’ammissione che i brani estratti finora dal disco sono davvero spazzatura: “Sì, quello che hai ascoltato fino a ora lo è – ha ammesso Lily Allen – Io faccio del mio meglio, ma le etichette e le radio non vogliono far ascoltare le mie cose migliori“.
Insomma, la battaglia di Lily Allen con le case discografiche e le emittenti radiofoniche continua: già nei mesi passati si era scagliata contro la miopia delle major e dei grandi network mediali che mortificano il talento e costringono gli artisti ad omologarsi per seguire le tendenze di mercato (una critica messa in scena anche nel video di Hard Out Here).
Stavolta torna a puntare il dito contro la sua casa discografica, la Warner, che a suo dire non avrebbe rilasciato i brani migliori dal suo nuovo album in questi mesi. Insomma, quello di Lily Allen si conferma ancora una volta, e per sua stessa ammissione, il comeback più controverso dell’ultimo anno.