Piovono critiche su Sanremo 2014: lo spot con Fazio e Littizzetto sotto accusa


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Sanremo 2014: lo spot
Sanremo 2014: lo spot

Piovono critiche su Sanremo 2014: stavolta non ci sono di mezzo i costi della kermesse, nè i compensi dei conduttori o i cachet degli ospiti (di cui si è già discusso sui quotidiani in queste settimane).

Adesso a finire sotto accusa è lo spot che anticipa il Festival di Sanremo 2014, in onda dal 18 al 22 febbraio su Rai1: il primo spot che vede protagonista la premiata ditta Fazio-Littizzetto ha suscitato la reazione indignata dello “Sportello dei Diritti”, che nella persona del suo presidente Giovanni D’Agata ha chiesto ai vertici Rai e agli autori del video di ritirarlo dalla messa in onda.

Al centro delle polemiche è finito lo spot in cui Fabio Fazio e Luciana Littizzetto litigano sulle note di Se mi lasci non vale, una gag da coppia comica in stile Sandra e Raimondo, che però sul finale fa discutere: lo sketch termina infatti con il presentatore che tira per il braccio la sua compagna in fuga e resta con l’arto in mano.

http://youtu.be/h6r4qUhQi1I

Una scenetta che non ha divertito affatto i portatori di handicap e in particolare coloro che sono costretti a vivere con delle protesi. Lo spot di Sanremo 2014, il primo con i due conduttori in onda dalla scorsa settimana, si è quindi guadagnato l’etichetta di politicamente scorretto, oltre che di messa in scena dal cattivo gusto e dalla scarsa sensibilità nei confronti di chi vive con un handicap fisico.

Per questo l’associazione, facendosi portavoce dei cittadii che si sono sentiti offesi dallo sketch, ha chiesto un intervento dell’AGCOM affinchè ne disponga l’immediata rimozione dagli schermi di Rai1.

D’altronde il Festival di Sanremo non è mai stato immune da critiche di qualsiasi genere, a partire da quelle che riguardano le questioni economiche passando per l’aspetto più squisitamente artistico e per le polemiche politiche (basti pensare al caso Crozza lo scorso anno, o al fatto che solo qualche mese fa Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle minacciavano di occupare l’Ariston). Anche Sanremo 2014, evidentemente, non fa eccezione.