AAA cercasi pizzaiolo in Australia max 28 anni. Il cartello è esposto ben in vista da qualche settimana in una centralissima strada di Napoli. Ma nessuno ha risposto ancora all’appello. Forse che nella capitale mondiale della pizza mancano i giovani pizzaioli? Forse che tutti hanno già un posto fisso e ben retribuito ? Forse che fosse finita la crisi economica e noi non ce ne siamo accorti?
Ho quasi il doppio degli anni richiesti dall’avviso e non so far le pizze, al massimo mangiarle. Ma se fossi un giovane disoccupato napoletano ( stereotipico classico insieme al mandolino ed appunto alla pizza) non ci avrei pensato un secondo a fare il passaporto ed imbarcami per l’altro emisfero. A quell’età si può imparare a costruire i reattori nucleari, figuriamoci a far le pizze.
“I giovani devono andare, partire. Ma per curiosità, non per disperazione”. Lo ripete come un mantra Renzo Piano. Ed allora perché non si trova il pizzaiolo per l’Australia in una città dove dalla mattina alla sera incontro persone che si dicono pronte a far qualsiasi lavoro pur di guadagnare quanto necessario alla sopravvivenza? Temo che la “borsetta di mammà” sia il comodo bancomat di parecchi scansafatiche i quali ritengono che un lavoro poco impegnativo e molto retribuito venga a bussare alla porta della propria cameretta.
Il lavoro bisogna andarselo a cercare infilandosi le scarpe di buon mattino, anche cambiando continente come fece mio padre Domenico a 15 anni salendo su di un vapore per il Venezuela da un remoto angolo della provincia meridionale.
Ed allora alzate il culo ed imparate a far le pizze. In Australia ne mangiano tantissime ed un forno a Sidney non è proprio niente male!!!