Pregi e difetti aggiornamento N9005XXUENA6 Samsung Galaxy Note 3


INTERAZIONI: 7
Samsung Galaxy Note 3

Il Samsung Galaxy Note 3 ha compiuto passi da gigante nella giornata di ieri, ricevendo l’aggiornamento ad Android 4.4.2 KitKat prima attraverso un firmware leaked, poi diffuso anche ufficialmente via OTA (Over-The-Air) e KIES in Polonia. L’upgrade porta dritti alla versione N9005XXUENA6 con date build 9 gennaio 2014.

A differenza di quello ufficioso, quest’ultimo non è WIPE, e la sua installazione non comporterà la rimozione dei dati contenuti nel telefono. Il pacchetto include la lingua italiana ed è eseguibile via Odin. Purtroppo, al momento non è possibile attestare se, una volta installato, sarà possibile tornare indietro ad Android 4.3. Il root del dispositivo lo si può effettuare attraverso la versione aggiornata del CF-Auto-Root di Chainfire.

I primi commenti appaiono decisamente buoni e degni di nota. C’è chi ha evidenziato un netto miglioramento nella gestione della RAM, aumentata da 2.38 GB a 2.71, così come nella reattività di sistema, che ha raggiunto un’ottima fluidità. Migliorata anche la navigazione ad Internet, che risulta quasi istantanea tramite browser web stock. Non si hanno ancora notizie relative alla durata della batteria, di cui vi segnaleremo non appena possibile. Il Samsung Galaxy Note 3, nel complesso, pare aver giovato dell’aggiornamento.

Naturalmente, per il rovescio della medaglia, c’è anche chi ha notato qualche bug. Un utente, in particolare, ha lamentato due problemi all’avvio. Non appena acceso il dispositivo, gli viene restituito il messaggio di errore ‘IL PROCESSO COM.ANDROID.PHONE E’ STATO ARRESTATO’, così come all’inserimento del PIN compare la dicitura ‘ERRORE PIN ERRATO 0 TENTATIVI RIMASTI’, salvo poi accettare il codice una volta inserito.

La cosa, però, non deve preoccuparvi. Può anche darsi sia isolata al caso in questione, e non un problema diffuso. In generale, il brand sudcoreano sembra aver fatto davvero un ottimo lavoro col Samsung Galaxy Note 3. Ne riparleremo sicuramente più avanti.