Sono triste assai. E non perché, la bella stagione volge al termine e le prime piogge autunnali cominciano a limitare gite e viaggi di piacere. Sapremo consolarci con mosti ed alpeggi a tempo debito sperando anche di scavalcare qualche oceano alla ricerca di sole caraibico.
No, il vostro viaggiatore è triste per quello che ha visto a Londra all’ingresso di un pub del Covent Garden. La zona, a pochi metri da Piccadilly Circus, è tra le più fashion della capitale inglese. Un vecchio mercato coperto è stato trasformato in un festoso quartiere di teatri, pub, localini musicali, negozi d’artigianato etnico.
Turisti, residenti e vip frequentano la zona dove numerosi artisti di strada propongono le loro esibizioni; splendida quella di un soprano slavo che interpretava struggenti arie d’opera italiana. In tanta beatitudine, con il mio sacchetto di fish & chips, gironzolavo alla ricerca di qualche inutile oggetto da portare a casa. Il mio sguardo è caduto su di un cartello minaccioso esposto sull’insegna di un pub molto vivace ed accogliente: non è consentito l’ingresso a coloro che indossino magliette con colori calcistici. Ho chiesto qualche spiegazione ai gestori del pubblico esercizio.
Sono stati costretti ad imporre il divieto per impedire discussioni e risse tra gli avventori. Nella civilissima Londra, insomma, un tifoso dello United, del Chelsea o del Liverpool deve stare ben attento a quello che indossa prima di andarsi a bere una birra con gli amici. Indossare la maglietta dei rivali potrebbe scatenare un parapiglia tra supporters alticci. Incredibile!! Ma in che razza di mondo viviamo ? Perché mio figlio Alessio, che ha cercato per mezza Europa la maglia originale dei Celtics, non avrebbe potuto indossarla al Covent Garden? Perché i tifosi del Napoli che sfida l’Arsenal in Champions non potranno indossare la maglia di Higuain o Insigne?
Incredibile sarebbe come se in Italia i tifosi non potessero indossare le magliette di Juventus, Napoli o Inter e Milan consumando tranquillamente, e senza pericolo alcuno, un panino all’Autogrill. O se si dovesse rinviare una partita come Roma-Napoli per ragioni di ordine pubblico. Ma potrebbe mai succedere qualcosa del genere in Italia? Tifoso avvisato, mezzo salvato.