Il Samsung Galaxy Note 3 è prossimo a fare capolino, in presentazione com’è il 4 settembre. Il terminale prenderà il posto del Galaxy Note 2, suo predecessore, e contribuirà ad incrementare le vendite registrate dalla casa sudcoreana.
Proviamo adesso ad accostare i due dispositivi per bene capire quale vale la pena acquistare.
Quanto a potenza tecnica, vi ricordiamo che il phablet di seconda generazione è alimentato da un Exynos 4412 quad-core con frequenza da 1.6 GHz, GPU Mali-400 MP, 2 GB di RAM, e storage a scelta tra 16, 32 e 64 GB, espandibili tramite microSD. La batteria ha una capacità di 3100 mAh, per 890 ore in standy-by e 16 in autonomia. Il Samsung Galaxy Note 3 si prevede possa essere spinto da uno Snapdragon MSM8974 800, di tipo quad-core e clock da 2.3 GHz, GPU Adreno 330 e 3 GB di RAM. Probabilmente, i tagli di memoria interna si manterranno gli stessi della precedente generazione, con un salto energetico di 3450 mAh.
Per display, le cose sono così messe: schermo da 5.5” di tipo SuperAMOLED e risoluzione di 1280×720 pixel a 267 ppi per il Samsung Galaxy Note 2, contro il 5.7” FullHD a 440 ppi per il modello successivo. Sul lato software, il dislivello diviene ancor più marcato: Jelly Bean 4.1.2 per la vecchia release, di cui non si sa nulla per quel che riguardare i successivi aggiornamenti, e Android 4.3 per la sua evoluzione, che spianerà la strada ad Android 5.0 Key Lime Pie.
Infine, sul fronte fotocamera il gap potrebbe ulteriormente rimarcarsi, dal momento che il Samsung Galaxy Note 3 monterà una fotocamera principale da 13 MP con autofocus, touch focus, flash LED e stabilizzatore ottico d’immagine, e fotocamera frontale da 2.1 MP. Il Samsung Galaxy Note 2 monta un tiratore principale da 8 MP con flash LED, touch focus, geo-tagging, face e smile detection, stabilizzatore d’immagine e registrazione video 1080p, e fotocamera secondaria da 1.9 MP.
Il nuovo modello è superiore in tutto e per tutto, con CPU più veloce, fotocamera migliorata e software più aggiornato.