Egitto, la polizia può sparare sulla folla. Iniziato il venerdì della collera


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I blindati in azione al Cairo

Tra pochi minuti in Egitto avrà inizio la preghiera del venerdì e dal momento in cui i musulmani finiranno di invocare la clemenza di Allah potrebbe iniziare una vera e propria carneficina. I Fratelli Musulmani hanno chiamato a raccolta tutti i musulmani egiziani in quello che hanno definito il “giorno della collera”. Dal momento in cui lasceranno le moschee in migliaia potrebbero provare a vendicare la strage di civili perpetrata negli ultimi due giorni in cui hanno perso la vita 638 persone. E’ solo l’ultimo bilancio provvisorio ma ciò che più conta è quello ufficiale.

Secondo la Fratellanza le vittime sarebbero quasi cinquemila. Un vero e proprio massacro che potrebbe raggiungere proporzioni maggiore proprio alla fine della preghiera del venerdì. Dal conto loro le forze governative sono state ufficialmente autorizzata a sparare sui civili nel caso in cui vengono attaccati. Una concessione ufficiale che era già stata anticipata dai fatti visto che tutti i video dei media internazionali dimostrano come i militari abbiano fatto un uso indiscriminato delle armi contro i civili. Quando la “collera” dei musulmani egiziani si scatenerà con le forze governative quell’uso sarebbe addirittura legittimato.

Un bagno di sangue a cui la comunità sta provando a porre un freno utilizzando la via diplomatica ma con scarsissimi risultati. Il consiglio di sicurezza dell’Onu, convocato d’urgenza ieri sera, ha condannato le violenze perpetrate sui civili. I principali paesi europei hanno convocato gli ambasciatori egiziani per essere aggiornati sulla situazione e stigmatizzare l’atteggiamento del governo di transizione. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ha annullato le esercitazioni militari congiunte previste per settembre ed ha minacciato una fine della storica cooperazione tra i due stati ma il governo appoggiato dall’esercito non molla ed ha rispedito al mittente tutte le critiche della comunità internazionale.