Cannes 2013. Giorno 6. Dopo un weekend segnato da qualche sparo, dagli applausi per Miele di Valeria Golino e dalla presentazione in concorso dell’ultima opera dei Fratelli Coen Inside Llewyin Davis, film bellissimo che dopo la proiezione aumenta di molto le sue possibilità di vincitore finale (ricordiamo che il presidente della giuria è Spielberg che per queste pellicole impazzisce), oggi è il giorno di A Castle in Italy e Shield of Straw.
A castle in Italy, diretto da Valeria Bruni Tedeschi, unica donna in concorso, due volte vincitrice del David di Donatello come Miglior Attrice, racconta la storia, in parte autobiografica, di una donna che ritrova l’amore proprio in un momento di grandi difficoltà economiche della sua famiglia, da sempre benestante, che ora però a causa di una grave malattia di uno dei figli, è costretta a vendere il suo castello italiano per sostenere le cure.
Shield of Straw, del giapponese Takashi Miike, regista che ha dichiarato che la violenza nasce dall’amore e dunque, in altre parole sono la stessa cosa, è un thriller che racconta la storia dell’omicidio della nipote di un uomo importante, che alla Mel Gibson in Il Riscatto piazza sulla testa del killer una taglia altissima che creerà problemi di disordine pubblico e intralcerà le operazioni di polizia.
Ma nell’imponente sala Lumière oggi sarà proiettato, anche se non in concorso, il film Blood Ties del francese Guillaume Canet, che racconta il rapporto difficile tra due fratelli che in una New York anni settanta, hanno intrapreso strade molto diverse. Uno è un poliziotto l’altro un ex criminale. Nel cast Clive Owen e Mila Kunis, giusto per dirne un paio.
L’ultima segnalazione invece è per il film di James Franco As I Lady Dying, trasposizione cinematografica del romanzo Mentre Morivo di William Faulkner, che racconta la storia di due fratelli, poveri contadini, e del loro viaggio per raggiungere la città dove seppellire la madre.