Il jailbreak iOS 6.1.3., più che altro il suo mancato rilascio, è il responsabile di una vera e propria sommossa popolare che prende piede, in queste ore, in molti paesi europei ed extraeuropei.
Qualche giorno fa, vi avevamo raccontato della petizione popolare nata per fare pressing sugli hacker e convincerli, finalmente, a lanciare la procedura di sblocco in versione untethered per iPhone 5 e iPhone 4S.
Ebbene, le cose stanno andando più che bene per la raccolta firme per il jailbreak iOs 6.1.3. In effetti, al momento, sono state superate le 500 firme provenienti dall’Italia, così come da molti altri paesi del mondo. Il perchè del successo dell’iniziativa, almeno stando ai commenti rilasciati dai sostenitori, riguarda, molto da vicino, i tweak Cydia.
In effetti, allegate alla petizione, si leggono anche le motivazioni di chi, con forza, crede, che la petizione per il jailbreak iOS 6.1.3. debba assolutamente portare alla pubblicazione del tool: dopo l’ultimo aggiornamento del firmware sono in molti, infatti, a non aver avuto più accesso a Cydia e a tutti i tweak utili per il proprio device.
Un utente , dalla Turchia, ad esempio, scrive di avere tra le mani un device, che pur costando 900 euro, resta “chiuso” e non consente alcuna personalizzazione. Un altro proprietario di iPhone , dall’Italia, esorta, per questo motivo, gli hacker a fare questo “dono” ad un pubblico crescente di persone.
Il mancato accesso ai tweak Cydia, a seguito dell’assenza del jailbreak iOS 6.1.3., ci scommettiamo, faranno crescere ulteriormente la raccolta firme in oggetto. Continuiamo, anche noi di OptiMagazine a sostenerla per farci sostenitori di un’ampia fetta di nostri lettori che credono nell’iniziativa.
Intanto, la notiza di oggi che vorrebbe il rilascio di iOS 6.1.4. saltato a favore di una major release successiva, potrebbe spingere gli hacker a pubblicare il tool, visti i tempi più dilatati. Naturalmente, non mancheremo di fornirvi qualche novità in merito, appena disponibili.