Il jailbreak iOS 6.1.3., nella storia della procedura di sblocco, probabilmente, è uno dei tool più attesi da parte della comunità dei possessori di un dispositivo Apple. Tanta attenzione è dovuta, certamente, anche al mancato rilascio dello strumento da parte degli hacker.
Sono in molti, ad esempio, ad aver firmato la petizione popolare per il jailbreak iOS 6.1.3. e ancora di più gli utenti che su forum e blog di settore come OptiMagazine, si lamentano della decisione di Pod2g e compagni di non lavorare a questa release.
Eppure il team Evad3rs farebbe bene a non sottovalutare il problema jailbreak iOS 6.1.3. : in primo luogo, per una questione di immagine. La decisione di non aver reso pubblico il tool per quanto spiegata con l’intenzione di non sprecare le vulnerabilità già scovate, di fatto, da molti, è stato interpretata come una mancanza di capacità e competenze per sbloccare l’ultimo firmware rilasciato da Apple. E’ come se Cupertino, insomma, avesse segnato un punto a suo favore nella battaglia infinita tra hacker e sviluppatori della “melamorsicata”.
Seconda motivazione, strettamente legata alla prima, è quella legata allo svariato pubblico del mondo del jailbreak iOS 6.1.3. Per quanto gli hacker avessero messo in guardia gli utenti di non aggiornare il firmware che avrebbe invalidato, fin da subito, il tool Evasi0n, sono stati in molti a procedere, allo stesso modo, per sopperire ad alcuni bug del firmware. Ebbene, una folta schiera di persone, dunque, è rimasta fuori, andando a costituire una vera e propria massa critica di persone delusa dal comportamento degli hacker ma anche dal proprio prodotto Apple.
Sui social network, infatti, non è raro imbattersi in frasi del tipo “un iPhone 5 senza jailbreak iOS 6.1.3. non è un iPhone 5”. Scommettiamo che tra i nostri lettori ce ne sono moltissimi che la pensano proprio così: chissà che Pod2g, Pimskeks, Planetbeing e MuscleNerd, riflettendo ancora sulla questione, non cambino idea.