Se la competizione per il titolo di erede di Twilight continua, è perchè nonostante gli sforzi nessuno è ancora riuscito ad accaparrarsi l’ambito appellativo. Ci hanno provato in tanti ma alla fine, chi più chi meno, hanno tutti fallito.
C’è chi ha tentato con gli zombie (The Warm Bodies) e chi con le streghe (Beautiful Creatures). Nei prossimi mesi vedremo anche il tentativo fantasy con Shadowhunters e quello di nuovo vampiresco con Byzantium anche se a quest’ultimo la competizione gliela hanno affibbiata ma non l’aveva richiesta.
Ma alla fine cosa vuol dire essere l’erede di Twilight? Probabilmente fare un grande incasso al botteghino e ipnotizzare quanti più adolescenti è possibile. Se dunque la vittoria non necessita grandi meriti, ecco che le quotazioni di chi Twilight l’ha ideato e scritto, salgono vertiginosamente. Ossia Stephenie Meyer, che sulla scia del successo, ma anche sulla luce della fotocopiatrice, ha scritto il romanzo The Host, capace di restare in testa alla classifica dei libri più venduti secondo il New York Times per ben 26 settimane (parliamo di circa 6 mesi).
Abbiamo dunque un vincitore? Aspettiamo le prossime settimane per dirlo, ma se accettate il pronostico di un ex-adolescente, la risposta sarà no. Se il libro infatti riesce in qualche modo a tenere la tensione, il film non ce la fa. E la stessa mancanza di spessore si avverte nella trasposizione dei protagonisti, dove la cosa si evidenzia soprattutto per il ruolo dei due ragazzi, troppo marginali e ininfluenti.
Io la mia l’ho detta, ora però attendo la vostra.
The Host è arrivato nelle nostre sale giovedì 28 marzo.
Il trailer lo trovate qui.