Sono contrario ai Test di Medicina!


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Ho ricevuto e pubblico volentieri la Lettera aperta al Presidente della Repubblica di Federica Esposito, una diplomata liceale anno scolastico 2011/2012, in riferimento all’iscrizione ai corsi a numero chiuso di medicina e chirurgia.

Condivido profondamente il pensiero di questa giovinetta che ha l’età del mio figlio minore. L’attuale formulazione dei test non consente di selezionare al meglio gli aspiranti medici. Meglio, molto meglio consentire agli studenti di frequentare i corsi e svolgere gli esami del primo anno. Sarebbe una selezione più equa e congrua.

Parliamone.

 

Egregio Signor Presidente della Repubblica, 

le scrivo queste poche righe per sottolineare una situazione in Italia che non piace a molti. Io sono una studentessa di Napoli diplomata nell’anno scolastico 2011/2012 presso un liceo scientifico e ora mi trovo a vivere la problematica dei test universitari a numero chiuso che mi precludono il futuro desiderato. In particolare quello della Facoltà di Medicina e Chirurgia è un test a dir poco assurdo, le domande alle quali noi studenti siamo sottoposti sono sempre molto difficili e ogni anno il grado di difficoltà non fa che aumentare ed a causa di ciò, molti studenti che come me sognano di fare il medico da quando erano bambini debbono rendersi conto di trovarsi la strada sbarrata da un odioso test! Non possiamo continuare a giudicare in questo modo i nostri futuri medici! Un test non attesta davvero quanto quella persona sia motivata. Perciò le chiedo di fare qualcosa per poter cambiare questa situazione. So benissimo che ogni anno gli studenti che si iscrivono alla Facoltà di Medicina e Chirurgia sono troppi ma esistono altre strade oltre al test d ingresso per selezionare gli studenti più adatti, ad esempio si potrebbe solo all’inizio lasciare entrare tutti ma solo coloro che riusciranno a portare a termine tutti gli esami dei primi due anni potrebbero avere la possibilità di continuare il corso di studi. In questo modo si può testare direttamente se uno studente è adatto o meno alla professione del medico, se è adatto o meno al fine che si è prefisso. Le chiedo di provare solo per un po’ ad immaginare come io e molti altri studenti possiamo sentirci quando ci viene tolta la possibilità di realizzarci nella professione che più desideriamo, la prego di credermi se inoltre le dico che questa lettera le è stata scritta tra una lacrima e l’altra! Spero di essere riuscita almeno in parte a trasmetterle i miei sentimenti e quelli di molti altri studenti e che per questo ci aiuti a cambiare le cose! La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione.

Distinti saluti

Federica Esposito                                                                                                                                                           

Napoli